Alla vigilia della sfida che vedrà la Ternana di Breda affrontare il Brescia di Maran, il tecnico dei neroverdi è intervenuto nella consueta conferenza stampa per presentare il match.
«L’idea è stata questa di non cercare l’uno contro uno ma togliere la profondità. L’uno contro uno è difficile perché partecipano anche con i difensori. Se li attacchi e riparti c’è spazio. 3-6-1? Si dai l’idea era di gestire gli spazi in quel modo. Assenze? Dalle Mura sta bene, ha saltato l’allenamento del martedì perché fa più fatica agli altri a smaltire la partita. Gli viene tolto per recuperare. N’Guessan mi piacerebbe convocarlo. Non c’è polemica ma realtà. Alla luce della ricaduta che ha avuto bisogna essere prudenti. Brescia più difficile della Cremonese? I tre punti ci hanno dato un’opportunità che è quella di essere momentaneamente in una posizione che non abbiamo mai avuto. Siamo però solo ad un punto dai playout. Non dobbiamo guardarli. Dobbiamo avere l’atteggiamento di Cremona. Non è una partita facile. Il Brescia ha giocatori forti. E’ un modo di giocare diverso ma non meno pericoloso. Ha una capacitò di portare gente in area, di ripartire, di sfruttare gli errori tuoi. Vanno fatte letture diverse da quelle contro la Cremonese. E’ una grande opportunità e dobbiamo viverla come tale. Ti da uno scenario non così sicuro qualche tempo fa. Ma non ci vuole niente a tornare a prima».
«Come sta la squadra? Tra Genova e Modena c’è stato un giorno in meno e un viaggio che ci ha fatto arrivare alle 5 di mattina. Anche in passato tra Palermo e Parma non abbiamo avuto al stessa brillantezza come Pisa all’andata. Le difficoltà sono figlie dello smaltimento delle scorie della partita. La nostra forza è stata sempre il gruppo e la capacità di approcciare alla gara in 15. Tutti a prescindere dal minutaggio hanno fatto molto molto bene. In questo periodo c’è bisogno di queste prestazioni collettive. Il calcio sta andando sempre di più verso una grande frequenza nei 90 minuti. Quando tornerà il clima caldo a maggior ragione bisogna star bene tutti quanti. Rilassamento? Siamo molto concentrati a tener stretto l’elmetto e riportare a casa punti. E’ una partita bella pesante. Meritata perché è figlia di Cremona. E’ un’opportunità che dobbiamo giocarci al massimo».
«La Cremonese ha fatto 19 tiri in porta però sono tiri quasi sempre dal limite. Non vuol dire che non sono pericolosi. Il nostro magari ti porta ad averne 4 ma sono tutti a tu per tu con il portiere. E’ un riempimento degli spazi diverso. E’ vero che noi ne abbiamo fatti solo 4 ma sono state tutte occasioni da gol. Brescia è diversa per caratteristiche e per tante cose. La Cremonese fa un tipo di gara che per certi versi è più facile da codificare. Noi dobbiamo essere bravi ad interpretare. Anche noi abbiamo tante letture. Dalle Mura ha le qualità per continuare ad entrare in campo come mezzala?
Una squadra più identità riesce ad avere meglio è. Noi costruiamo dal basso anche discretamente. Più cose sai fare meglio è. In questo tipo di lettura la diversità di caratteristiche dei giocatori ti da la possibilità di privilegiare alcune cose rispetto ad altre. Dalle Mura avrà delle cose che gli vengono meglio e altre per le quali dovrà pensare più da destro. Si creano anche alternative. Com’è giusto che sia. Salvezza? Non dipende solo da noi. Tutti vorremmo fare tante cose, nella realtà dobbiamo ricordarci che è ancora tanto dura. Il Brescia? Hanno giocatori forti in un contesto di squadra solida per palleggio e fisicità. Abbiamo i mezzi per andare a contrastare il loro sviluppo di gioco. Partono con il 4-2-3-1 ma difendono 4-4-2. Cambiano molto in partita. Dobbiamo essere bravi a trovare le contromisure ad ogni loro soluzione. Favilli? Si è sbloccato. Ma bisogna guardare avanti e vale il discorso per Vitali. Per un attaccante che non segna è un macigno non un sassolino da togliere dallo stomaco».