Bravo Palermo…ma chi segna?
Un pari che può far sorridere quello conquistato ieri dalla squadra di Tedino, contro la diretta concorrente Frosinone. I rosanero restano gli unici imbattuti fino a questo momento nel campionato di serie B. Prestazione da prima in classifica, con Nestorovski e compagni che hanno tenuto in mano il pallino del gioco per quasi tutto il match. “Una gara vicina alla perfezione” l’ha definita Bruno Tedino. Solo una componente è venuta meno, che avrebbe reso la gara perfetta: il gol.
Se da un lato lo zero nella casella dei gol subiti ieri contro i ciociari è la dimostrazione di una difesa sempre più in crescita e solida, merito soprattutto dell’affidabile Pomini, l’altro zero è qualcosa che deve indurre Bruno Tedino a porre la sua attenzione sulla fase offensiva, reparto spesso poco pesante e concreto.
Il tridente formato ieri da Nestorovski, Coronado ed Embalo, si è comportato bene. Ma è mancato ciò che al Palermo manca ormai da tanto tempo: la concretezza sotto porta. Gol sprecati e poco peso in attacco. Questo ciò in cui i rosanero peccano, soprattutto in questa stagione. 10 gol in 9 giornate magari non sembrano pochi vista la media di una rete a partita, ma andando a guardare i tabellini gara per gara, per tre volte i rosanero hanno chiuso sullo 0-0. Nelle ultime tre uscite soltanto La Gumina è andato a rete, la scorsa domenica contro il Parma.
L’attacco rosanero è da rivedere. Naturalmente la stanchezza dei nazionali per via degli impegni ravvicinati era palese. Ma non è di certo una cosa normale doversi rammaricare per una rete annullata ad un difensore. Se Nestorovski avesse messo un po’ più di cattiveria, e soprattutto di forza in alcuni frangenti, la rete non convalidata a Rispoli sarebbe sicuramente passata in sordina. Anche contro l’Ascoli, l’unico squillo è arrivato dal numero 3 rosanero, che sotto porta non è riuscito a centrare la rete.
Nonostante questo, il Palermo fa tesoro del pari conquistato in casa di una diretta concorrente. Ma la realtà è che l’attacco rosanero ha bisogno di produrre di più. Basti pensare all’attacco stellare della stagione in B 2013/14, per capire cosa serve effettivamente per dominare in serie B.