“Per ora il patron si sta divertendo tra summit, cene, contatti, acquisti e cessioni. Sta giocando ed è felice come un bambino. Sta allestendo una squadra per una risicata salvezza ma è convinto di allestire una corazzata per tornare in A. Alla prima amichevole crocifiggerà Tedino, che non lo sa ancora. Un piacere che Baccaglini con la sua ultima dichiarazione («Zamparini non avrà alcun ruolo») gli voleva togliere. Anche questo ha avuto un suo peso, forse ancora più rilevante della differenza tra offerta e richiesta. Una trattativa sbagliata sul nascere, perché la riservatezza dietro la quale Baccaglini ha nascosto ogni suo contatto (ancora oggi ci interroghiamo sulla provenienza dei soldi) non è stata segnale di credibilità. In qualsiasi trattativa la vera garanzia di serietà è l’Advisor, ovvero l’arbitro imparziale noto a tutti. Che qui non è mai stato indicato, e temiamo non ci sia mai stato. Ma poi perché nominare Baccaglini presidente del club prima del passaggio delle quote? Perché stabilire un prezzo prima della “due diligence”? Perché parlarsi per comunicati di pessima fattura, giocando in modo crudele con le passioni di una tifoseria che sognava una realtà diversa per la propria squadra?”. Questo quanto riportato da “Il Giornale di Sicilia”.