“Alla penultima giornata di andata il Palermo potrebbe aver trovato il suo assetto migliore. O meglio la «base» su cui lavorare per un girone di ritorno senza tutte le giravolte tattiche di questa prima parte di stagione. Una base che prevede la difesa a quattro e il centrocampo a tre. Un «4-3» da completare con tre attaccanti, in base alle esigenze contingenti. Un trequartista e due punte o due trequartisti e una punta. La novità con l’Ascoli è stato il centrocampo a tre che fin qui Stellone aveva ignorato. Con tre giocatori in mezzo al campo Trajkovski e Falletti hanno faticato meno in fase di recupero. Intanto con una giornata del girone d’andata ancora da giocare il campionato sembra aver trovato la sua fisionomia. Le squadre in lizza per i primi posti sono nell’ordine Palermo, Brescia, Lecce, Verona e Benevento. Il Pescara è in alto ma non crediamo possa inserirsi nella lotta promozione diretta. La grande sorpresa è il Lecce, la grande delusione il Crotone. Temiamo il Brescia perché è una piazza con grande tradizione ed è guidata da Cellino che sa quanto sia importante la promozione in serie A. Non sorprenderebbe un grande acquisto per le Rondinelle a gennaio. Temiamo il Verona perché rappresenta forti interessi e perché potrebbe ancora spendere il «paracadute» che spetta alle retrocesse. Dunque antagoniste forti a cui il Palermo dovrà opporre altrettanta determinazione che mancò lo scorso anno quando Zamparini si cullò del primo posto e pensò di poter fare addirittura a meno del Ds” […]. Questo quanto scrive il noto giornalista Carlo Brandaleone sulle colonne de “Il Giornale di Sicilia” in edicola oggi.