Brandaleone: «Stellone senza ingerenze dopo 16 anni. La squadra…»

Carlo Brandaleone, attraverso le colonne de “Il Giornale di Sicilia”, ha analizzato la situazione del Palermo dal punto di vista dei legami tra ufficio e campo, concentrandosi sul legame tra i consulenti slavi e l’ex patron Zamparini che ha accompagnato gli ultimi quattro anni del club di Viale del Fante, venendo considerato anche una delle principali disgrazie rosanero. Questo quanto affermato: «Il rapporto tra Zamparini e i consulenti slavi ha dettato legge negli ultimi anni. Grazie alla capacità di portare giocatori che costavano poco, quando i procuratori italiani gli avevano chiuso le porte per via di qualche fattura non ancora saldata. Il primo fu Jajalo, poi arrivarono altri come Nestorovski, Rajkovic, Sallai, Posavec e Balogh, per non parlare del misterioso attaccante Silva. Ciò comportò un’ingerenza sempre maggiore di questi agenti nella vita quotidiana del club e su chi doveva giocare, nonostante tanti errori dei singoli. Quello che ha penalizzato il club rosa è stato il continuo pressing di Zamparini nei confronti dei tecnici per far valorizzare i calciatori in questione. Un clima di tensione che adesso non c’è più e che Stellone aveva provato a scardinare nella passata stagione, guadagnandosi la scomunica del patron. Mai come adesso chi allena il Palermo è libero di fare le sue scelte, senza i consigli e le imposizioni che avevano danneggiato il prestigio dello spogliatoio degli ultimi anni. Oggi, ogni scelta, giusta o sbagliata, è di Stellone e la squadra, mai come negli ultimi 16 anni, guarda all’allenatore come unico riferimento tecnico. Un fatto nuovo, positivo, che rafforza il gruppo e che potrebbe consentire una promozione più facile del previsto».