Brandaleone: “Jolly tattico di Mignani. Palermo, l’assalto alla A parte con la Samp”

Il gol di Diakité regala il fattore campo. Venerdì al Barbera partita da dentro o fuori coi doriani

L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sulla vittoria del Palermo contro il Sudtirol attraverso un articolo a firma Carlo Brandaleone.

Salim Diakitè, realizzando il suo primo gol con la maglia del Palermo, ha regalato alla squadra rosanero il sesto posto. Ovvero la possibilità di giocare venerdì prossimo il primo turno dei play-off in casa, potendo peraltro contare su due risultati su tre. Ovvero, anche un pareggio contro la Samp (che ha vinto a Catanzaro e s’è confermata settima) basterebbe ai rosanero per accedere al turno successivo. Mignani ha scelto la serata giusta per vincere la sua prima partita sulla panchina del Palermo. Il successo della Sampdoria a Catanzaro, già delineato fin dalle prime battute della ripresa, imponeva ai rosa di vincere superando i loro stessi limiti, i limiti di una squadra che sta prendendo fiducia ma che ancora si porta dietro scorie e incertezze che hanno origini lontane.

Non è stato un gran Palermo, ha calciato a rete raramente e c’è voluto un gol in mischia di Diakité al 19’della ripresa per sbloccare una gara che sembrava inesorabilmente inchiodata sul risultato di parità. Tutti contenti al termine di una gara che gli esperti di calcio definivano dall’esito scontato per la diversità tra le motivazioni delle due squadre, che ha offerto pochissime emozioni in questa serata primaverile di Bolzano ma che ha offerto uno spunto tattico interessante in casa rosanero. Perché mentre i padroni di casa si sono schierati col solito 3-5-2 Mignani ha disegnato la propria squadra con un inedito 3-4-2-1.

Ovvero col doppio trequartista, con Insigne (a destra) e Di Francesco tra le linee alle spalle di Brunori. A memoria il doppio trequartista ci ricorda il primo anno di A di Guidolin, con Zauli e Brienza alle spalle di Toni. Mignani probabilmente è stato condizionato dall’assenza di Gomes, dunque dall’impossibilità di schierare un play-maker tradizionale (ed è evidente che Stulac non è nelle sue grazie) ma potrebbe avere deciso in questo modo per sfruttare la rapidità e la tecnica di Di Francesco e Insigne. Che finora hanno fatto poco nel 4-3-3 giocando larghi e avulsi dalla manovra, ma che in quella posizione sono sembrati più utili e funzionali alla manovra della squadra, riuscendo a tratti anche a sostenere il centrocampo.

Vedremo già venerdì prossimo se questa soluzione può considerarsi un jolly tattico per migliorare la fase offensiva o se col rientro di Gomes il Palermo tornerà al 3-5-2, intanto va detto che questa è un’opzione possibile benché imponga a Segre e Ranocchia di giocare in posizione più arretrata e lasci Brunori troppo isolato. A parte questa variazione tattica la partita non ha detto molto e considerate le diverse situazioni mentali delle due squadre non avrebbe potuto dire di più. La stagione regolare finisce dunque con un sesto posto che piace poco, arrivato dopo una lunga serie di bocconi amari, ma che consente ai rosa di giocare i play-off sfumati nella scorsa stagione all’ultima giornata.