Brandaleone: “Il Palermo anticipa i botti di fine d’anno”
L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sulla vittoria del Palermo contro la Cremonese attraverso un editoriale di Carlo Brandaleone.
Il Palermo anticipa i botti di fine d’anno. Battuta la corazzata Cremonese che è stata raggiunta in classifica al quinto posto, con tre punti di ritardo sulla seconda piazza si può andare al riposo con un pizzico di fiducia in più sul futuro. Stavolta i minuti di recupero hanno portato bene alla squadra rosanero, che è riuscita a piegare i lombardi con una punizione di Stulac al 97’. Forse era un cross, una palla tagliata da sinistra che lo sloveno aveva gettato nel mucchio in cerca del rimpallo vincente.
Una punizione che lui stesso s’era guadagnato sull’errore in uscita di Afena-Gyan. Ma la palla calciata da Stulac ha attraversato l’area, nessuno è intervenuto ed ha battuto il giovane portiere Jungdal sul palo lontano. Una vittoria preziosa per la classifica e per il morale, che riavvicina parzialmente il pubblico rosa all’allenatore Corini (anche lui a fine gara sotto la curva a ballare) ma il risultato non rispecchia esattamente quello che è accaduto in campo. Il Palermo non è quello di un mese fa, corre meglio, è più compatto e sta inserendo i suoi esterni (Di Francesco e Insigne), ma la Cremonese ha fatto decisamente di più sul piano della manovra, della qualità del gioco e per numero di conclusioni a rete. Semplificando si può dire una vittoria di cuore.
Una vittoria cercata con coraggio dopo avere rischiato il tracollo, perché più volte nel corso della ripresa la Cremonese è andata vicina al gol e pochi istanti prima del gol di Stulac lo stesso Afena-Gyan aveva fallito un facile contropiede. Se il Palermo può esultare per avere ripreso una gara che sembrava segnata, la Cremonese, che non aveva mai subito tre gol in questo campionato, può recriminare per avere sciupato tanto, per essere stata eccessivamente leziosa, sfruttando male la sua evidente superiorità nel palleggio e subendo i gol del Palermo nei suoi migliori momenti.
La squadra di Stroppa ha esperienza in avanti con Coda e Vazquez, in mezzo al campo con Castagnetti, gioca con un 3-5-2 collaudato con due stantuffi esterni come Ghiglione e Sernicola che fanno bene le due fasi. E proprio Ghiglione al 7’ha sorpreso la difesa rosanero battendo di piatto Pigliacelli sul cambio di gioco di Sernicola. Una partita subito in salita, il gol di Ghiglione ha costretto il Palermo a scoprirsi e rischiare, evidenziando tutti i problemi in difesa delle ultime giornate. Il rientro di Ceccaroni ha portato qualcosa in più, ma più volte Pigliacelli ha rischiato sulle rapide percussioni della Cremonese, che ha sempre pressato molto alto esponendosi alle ripartenze del Palermo.