L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” attraverso un pezzo scritto da Carlo Brandaleone scrive in merito al campionato di serie B.
Dopo sole 10 giornate in Serie B non è ancora tempo di bilanci, semmai affiorano i primi rimpianti. Cosi mentre in testa Genoa e Frosinone hanno ingranato la quinta (cinque successi esterni dei liguri, cinque vittorie interne senza subire un gol per i ciociari) in coda ci si lecca le ferite – il Palermo per primo – e si aspettano quei giocatori che avrebbero dovuto fare la differenza. E che non la stanno facendo proprio per niente.
Quasi tutti attaccanti. Partiamo dal basso, a Perugia si aspettava il ritorno di Samuel Di Carmine come quello del figliol prodigo. Protagonista della promozione della Cremonese, l’attaccante aveva lasciato un ottimo ricordo nelle tre stagioni giocate con la maglia del Grifone. Con cui dal 2016 al 2018 aveva segnato quaranta gol in novanta partite. Ma Di Carmine finora non s’è visto per niente, anzi s’e visto solo quando nel derby con la Ternana, sul risultato di Ternana, sul risultato di 0-0 ha sbagliato un rigore. Al suo attivo un gol contro il Pisa, del tutto inutile. Paradossalmente quando Castori lo ha lasciato in panchina, a Reggio Calabria, il Perugia ha vinto segnando tre gol. Cesc Fabregas a trentacinque anni sarebbe dovuto essere il profeta di un Como stellare.