“L’idea che Stellone con un colpo di bacchetta magica trasformasse il Palermo di una macchina da gol era suggestiva. L’idea che schierando Trajkovksi, Nestorovski e Puscas insieme potesse annichilire qualsiasi difesa, mandando in pensione il calcio ritenuto sparagnino di Tedino, aveva fatto presa su molti fans rosanero. Ma non è andata così e se vogliamo dirla tutta il Palermo contro il Crotone ha vinto giocando nella ripresa con la difesa a tre, una sola punta e Moreo in aggiunta. Ma Stellone ha fatto bene, rinunciare alla difesa a tre e puntare sulla coppia Nestrovoski-Trajkovski andava fatto. Avendo chiaro in testa che le squadre non si cambiano in 10 giorni e che le scelte di Tedino avevano una logica. Altrimenti il Palermo non avrebbe vinto con Foggia e Perugia. La scelta del modulo da schierare in avanti non è facile. Schierare due punte come Puscas e Nestorovski vuol dire imporre a Trajkovski di giocare lontano dalla porta e dove non può sfruttare il suo destro. Con questo sistema sarà difficile per Falletti trovare posto, che invece può essere utilissimo sul perimetro dell’area per la sua rapidità. Qualsiasi scelta impone rinunce dolorose. Con questo affollamento anche per Embalo e Lo Faso sarà difficile trovare spazio. Per il Palermo oggi il problema può essere l’abbondanza, figlio delle mancate cessioni estive. Abbondanza anche in difesa dove Szyminski non gioca più, Pirrello è tornato dietro le quinte e con il rientro di Struna qualcuno dovrà andare fuori. Abbondanza anche sulle fasce dove Rispoli seppur giocando qualche minuto ha già rilanciato la sua candidatura e Mazzotta reclama, giustamente, una maglia da titolare”. Questo un estratto di quanto scrive l’edizione odierna de il “Giornale di Sicilia”.