Braglia: «Se il presidente ha detto che vuole arrivare primo, saprà come comportarsi anche sul mercato»
Piero Braglia è intervenuto in conferenza stampa in vista della sfida contro il Foggia.
Ecco le sue parole:
«Loro hanno gli stessi punti nostri senza penalizzazione, questo testimonia l’importanza della gara. Siamo due squadre forti, una partita difficile, loro in fase offensiva sono bravissimi, come d’altronde da sempre con Zeman. Attaccano con diversi uomini, rischiando anche molto, è la squadra tipica di Zeman. Dobbiamo fare una grande partita contro questa squadra, giochiamo in casa e vogliamo chiudere bene l’anno tra le mura amiche. Dobbiamo fare una partita aggressiva, non dobbiamo farli giocare liberamente altrimenti rischiamo. Dobbiamo fare attenzione massima, altrimenti sbaglieremo e rischieremo. Secondo me è una partita da fare così. Io ricordo che Zeman allenava il Pescara e io alla Juve Stabia, e la vincemmo con aggressività e caparbia. Loro avevano Insigne, Verratti, Immobile, Maniero. E serve massima attenzione».
«Siamo qui da 6 mesi, si è sempre parlato di determinate cose, non è mai successo nulla e non credo che debba succedere ora. Sono 6 mesi che parliamo di rinnovi, di mercato e non abbiamo avuto mai problemi. De Simone ha solo detto dopo Vibo che i ragazzi sono stati bravi a mettersi da parte delle voci e a vincere. Che i giocatori devono rinnovare lo sappiamo da luglio. Del mercato pure. Io non ho l’abitudine di essere falso. Io su queste cose non ci marcio, io penso al campo. Vi racconto una cosa. I fogliettini dei tredici ragazzi, che devono andare via a gennaio, con i nomi usciti il giorno prima sul giornale, li ho strappati io. Secondo voi una società seria manda via a metà campionato 13 giocatori? A me personalmente non me ne frega nulla di queste voci, vado avanti. Le polemiche non devono esistere, è il gioco delle parti vero ma c’è un limite. Poi voi è giusto che scrivete quello che volete, ma ci sono modi e tempi per farlo. Io se ho un problema con qualcuno, viene qui, me lo dice, e se non gli sta bene si leva dalle palle. A me non me ne frega niente di avere contratti lunghi, io se vado bene e raccolgo quello che mi chiede la società, continuo, se no me ne sto a casa, per questo firmo sempre per un anno e l’ho fatto sempre, da quando avevo 35 anni. A me piacciono tutti gli attaccanti che abbiamo. Mercato? Lo fa Di Somma, la società. Io sono uno che quando mi danno un giocatore poi cerco di farlo rendere al meglio. Se il presidente ha detto che vuole arrivare primo, saprà come comportarsi anche sul mercato. A me piacerebbe un attaccante veloce con determinate caratteristiche. A noi secondo me davanti ci manca uno che determini determinate situazioni, che sia rapido, che salti l’uomo, che abbia qualità».