Botta e risposta social tra Fabio Caressa e Lele Adani: “Insulti pericolosi”, “Fariseo, falso e ipocrita”

Un acceso scambio di opinioni ha coinvolto il giornalista Fabio Caressa e l’ex calciatore Lele Adani, evidenziando divergenze di vedute nell’analisi del calcio contemporaneo. La disputa si è sviluppata principalmente attraverso i social media e ha generato un notevole interesse pubblico.

Il confronto ha avuto inizio con delle osservazioni fatte da Adani nel suo podcast “Viva el Futbol”, in cui criticava genericamente alcune figure mediatiche per il loro approccio nell’analizzare le prestazioni di squadre nazionali, come la Norvegia. Senza nominare direttamente Caressa, Adani ha evidenziato come certi commenti non rendessero giustizia alle qualità di giocatori come Erling Haaland e Martin Ødegaard, riferendosi implicitamente a recenti dichiarazioni di Caressa, che aveva minimizzato le preoccupazioni riguardo la forza della Norvegia in confronti internazionali. “Chi sa di calcio sa che la Norvegia è una squadra forte. – ha detto Adani –  Sorloth, Haaland, Odegaard non sono solo giocatori forti, sono fenomeni. Non li abbiamo noi giocatori così, non abbiamo Haaland, non abbiamo Odegaard. Qualche co*****e che non sa fare questo lavoro ma ci guadagna da trent’anni va fuori e dice ‘Ma se adesso abbiamo paura della Norvegia?’. Ma co*****e, te lo dico in italiano, ma l’Italia è uscita con la Macedonia del Nord e con la Svezia”.

Caressa ha risposto prontamente con un video su YouTube, ribadendo l’importanza di mantenere un tono rispettoso e costruttivo nel dibattito sportivo. Ha sottolineato il ruolo educativo dei media nello sport e ha chiamato a un confronto basato su regole di comportamento civile, senza ricorrere a insulti o preconcetti.

Questa la replica di Caressa: “Sono Voldemort, colui che non si può nominare – ha esordito Fabio Caressa nel filmato – Noi attraverso il microfono trasmettiamo cultura, parlando di sport. Questo è un elemento molto importante. La rabbia eccessiva, l’insulto non fanno parte di questo mondo, non devono fare parte di questo mondo. Perché, nello sport, come ti confronti lealmente per prevalere così in una discussione devi confrontarti con delle regole di comportamento”.

Adani ha poi replicato attraverso i social, utilizzando termini come “fariseo” per descrivere atteggiamenti che percepisce come ipocriti all’interno del mondo del calcio. Questa ulteriore risposta ha sottolineato la sua richiesta di trasparenza e onestà nel dibattito sportivo.

Ecco quanto replicato a sua volta da Adani: “Parola da sdoganare oggi è fariseo. Perché questo mondo è pieno di farisei e certi ambienti più di altri. Poi ci sono quelli con la coda di paglia e poi per fortuna c’è il calcio vero. E poi c’è qualcuno che va chiamato con il suo nome: co*****e, cioè che dice co*******e”.

Di seguito le clip: