Boscaglia: «Sento chiacchiere inutili. Saraniti? Calciatori dovrebbero stare zitti e dare tutto in campo»
Alla vigilia della trasferta in casa del Potenza è intervenuto in conferenza stampa Roberto Boscaglia, allenatore del Palermo: «In settimana – dichiara il tecnico – abbiamo lavorato sulla partita che dovremo fare domani. Abbiamo cercato di prepararla nel migliore dei modi, consapevoli che sarà una gara difficile. Mi aspetto di vedere quanto fatto dopo la prima mezz’ora contro il Teramo. Dobbiamo essere bravi a concedere poco, non sarà facile».
Il tecnico ha parlato della fase difensiva della squadra rosanero: «Gli errori si correggono con il lavoro. Prima della sfida contro la Virtus Francavilla avevamo subito 1 gol e poche situazioni avversarie, la squadra aveva trovato l’assetto. Il gol di domenica è frutto di un errore individuale che, poi, si trasforma in errore di reparto. Dobbiamo lavorare sulle marcature preventive, questo non significa che non subiremo più una ripartenza».
Fin qui acquisto di gennaio del Palermo è Francesco De Rose e sul centrocampista Boscaglia si è espresso così• «È un giocatore importante, di categoria. Sa costruire e porta tasso di esperienza, non è un discorso di non prendere contropiede con lui in campo. La cosa va valutata a 360° in fase di possesso e non possesso. Si è integrato bene con la squadra. Per domani è disponibile, ci sono possibilità che giochi».
L’allenatore rosanero ha parlato delle difficoltà della squadra: «Non riusciamo a fare il salto di qualità perché il campionato è difficile, così come lo sono le nostre avversarie. Abbiamo qualche limite che dobbiamo superare. Ci sono delle lacune sulle quali bisogna lavorare e sono lacune di concentrazione. Contro squadre forti abbiamo fatto una gara attenta, contro quelle meno forti un po’ meno. Questo non può succedere, soprattutto a chi come noi ha avuto diverse problematiche. Questo è un problema che ci portiamo dietro, dobbiamo limarlo e limitarlo».
«Rispetto allo scorso anno – continua Boscaglia – abbiamo cambiato tanto, abbiamo fatto i conti con tante problematiche e la squadra alcune volte si è espressa bene. Nelle uniche occasioni concesse agli avversari abbiamo subito gol. Se attacchiamo in maniera aperta subiamo delle ripartenza e dobbiamo lavorare sulle preventive, altrimenti potremmo difendere bene e produrre poco. Dobbiamo trovare l’equilibrio giusto. Stiamo lavorando su questo. La squadra è costruita per fare gioco e avere il pallino del gioco in mano».
«Quando le cose non vanno bene si può avere paura. Questo non deve scalfire le nostre certezze. Sento nell’aria chiacchiere inutili che per me non esistono. La nostra squadra – spiega il tecnico – deve fare il gioco e costruire, ma anche difendere in campo aperto. Dobbiamo avere giocatori pronti ad accettare l’1vs1 negli ultimi 40 metri perché sappiamo che può succedere. Per tante gare abbiamo avuto il nostro equilibrio e dobbiamo tornare ad essere quelli di qualche settimana fa».
Per la sfida al Teramo era assente Odjer e durante la gara Crivello ha subito un colpo. Su loro due, ma anche sugli altri infortunati, il tecnico si è espresso in questo modo: «Crivello sarà della gara domani. Abbiamo recuperato Odjer. Non ci saranno Almici e Marconi che sono vicini al rientro, ma purtroppo perdiamo Accardi».
Il tecnico rosanero non vuole parlare di calciomercato: «Rosa attuale competitiva per una rincorsa? Io non devo parlare di queste cose. Alleno la squadra che la società mi mette a disposizione. Siamo una voce unica e quindi alleno i giocatori che loro mi mettono a disposizione dopo i colloqui. Alla fine vedremo dove saremo e tireremo le somme. Ho questa squadra. Sono giocatori che, tra l’altro, hanno dato garanzie. Con la società ne ho parlato, ci siamo confrontati. Non so cosa potrà succedere in questi ultimi giorni di calciomercato. Se dovessimo rimanere così non ci saranno problemi».
Nella giornata di ieri Saraniti si è sfogato sui social (CLICCA QUI). In merito a questo il tecnico ha risposto così: «Non vedo i social. I giocatori dovrebbero fare più attenzione. Bisognerebbe chiedere a lui cosa intendesse. I calciatori dovrebbero dare tutto in campo e parlare di meno. Non parlo di Saraniti, ma di tutti».