Bonus senza Isee da 800 a 1500 euro: a chi spetta e come fare domanda
Sono diversi i bonus stabiliti dal governo Draghi per aiutare famiglie in difficoltà in questo periodo di pandemia.
Mentre per alcuni è necessario e obbligatorio presentare il modello Isee perché destinati soltanto a chi possiede una situazione patrimoniale di basso reddito, altri invece sono accessibili ad altre categorie indipendentemente dal reddito.
Bonus Inps 2021 senza Isee
Tra i diversi bonus che possono essere richiesti e ottenuti anche senza Isee c’è il bonus asilo nido che è erogato per poter finanziare il pagamento della retta dei nidi dei bimbi. Non solo: l’assegno può essere ricevuto anche in presenza di bambini al di sotto dei tre anni che presentano gravi patologie croniche ed è finalizzato al pagamento della loro assistenza domiciliare.
Possono farne richieste i genitori di bambini nati o adottati e il contributo raggiunge mille euro all’anno se non viene presentato alcun Isee. Attenzione però: l’importo dell’assegno può alzarsi fino a 3mila euro annui qualora venisse presentato un Isee minorenni (cioè riferito al bambino per il quale si fa richiesta) in corsa di validità.
Per quanto riguarda quest’ultima opzione, ci sono tre scaglioni: assegno annuale di 3mila euro per un Isee minorenni massimo di 25mila euro, contributo annuale di 2.500 euro qualora l’Isee minorenni vada dai 25 ai 40mila euro e, infine, assegno di 1.500 euro se il valore dell’Isee minorenni supera i 40mila.
Il contributo viene erogato mensilmente con importi che possono variare dai 272,72 euro fino a 136,37 euro a seconda della somma totale spettante, ma comunque non superiore a quella sostenuta per il pagamento della retta dell’asilo nido.
Accedono al bonus tutti i cittadini italiani o dell’Unione Europea o che comunque abbiano un permesso di soggiorno UE non valido a fini turistici, i residenti in Italia e i rifugiati politici. È inoltre obbligatorio che il genitore che faccia richiesta per il contributo sia lo stesso che sostiene il pagamento della retta dell’asilo; mentre per chi fa richieste di bonus per le spese di assistenza domiciliare per i minori di tre anni affetti da patologie croniche, il genitore deve necessariamente convivere con il bambino.
Bonus bebè
Il bonus bebè viene erogato in presenza di figli nati, adottati o affidati nel corso di tutto il 2021. L’assegno viene erogato per un anno dal momento della nascita fino al compimento del primo anno di vita. Mentre, in caso di figli adottati o affidati, l’anno viene calcolato dal momento in cui il minore fa ufficialmente ingresso nel nucleo famigliare.
Il contributo può essere richiesto dai cittadini italiani, da cittadini UE o extracomunitari che risiedono nel nostro Paese con adeguato permesso di soggiorno. È comunque obbligatorio essere genitori conviventi del bambino per cui si fa richiesta. La domanda va presentata entro 90 giorni dalla nascita o dall’arrivo in famiglia del minore per ricevere tutte e dodici le mensilità dell’anno comprese di arretrati. Se invece la richiesta arriva all’Inps oltre la scadenza dei 90 giorni, allora si riceveranno soltanto le mensilità rimanenti.
Bonus mamma domani
Si tratta di un premio alla nascita di 800 euro che l’Inps dà in occasione della nascita o dell’adozione di un minore. A differenza del bonus bebè che viene corrisposto in dodici mensilità, il bonus mamma domani è un’indennità una tantum.
L’assegno di 800 euro viene erogato tramite bonifico o accredito su conto corrente bancario o postale oppure con versamento su carte prepagate con IBAN.
La domanda, come per tutti i bonus richiesti all’Inps, deve essere presentata in maniera telematica. Possono richiederlo tutte le prossime mamme cittadine italiane o qui residenti, sia comunitarie che extracomunitarie purché munite di regolare permesso di soggiorno.
La richiesta va presentata dopo il settimo mese di gravidanza, compresa di certificazione di un medico del Servizio Sanitario Nazionale che attesti la presunta data del parto, o comunque non entro il compimento del primo anno del nascituro o entro il primo anno in cui il bambino adottato o affidato entra a far parte della famiglia. Se invece si tratta di parto gemellare, allora al momento della nascita la domanda va integrata con quella già presentata dopo il settimo mese di gravidanza, in modo che si possa ricevere il premio per tutti i bambini nati. Il bonus, inoltre, spetta anche in caso di morte perinatale del bambino.