Bonus Irpef febbraio 2021: a chi spetta e quanto vale

‘Bonus 100 euro’ a febbraio, a chi spetta? Il nuovo bonus Irpef, l ‘ex bonus Renzi, andrà anche a chi percepisce la Nuova assicurazione sociale per l’impiego (Naspi), cioè l’assegno mensile di disoccupazione. Come ricorda “Laleggepertutti.it”, il bonus va a coloro che hanno perso il lavoro per cause non imputabili alla propria volontà. Entro la fine del mese, potranno contare su un ulteriore aiuto, in forma di prestazione economica, a sostegno del reddito.

La novità, contenuta dalla legge di Bilancio 2021 che ha previsto un’estensione del bonus a una platea più ampia di beneficiari, diventerà infatti esecutiva a partire dal 23 febbraio.

Sarà direttamente l’Inps ad erogare il contributo ai beneficiari sul loro conto corrente. Questo vuol dire che non sarà necessario presentare una domanda per chiedere di poter usufruire del contributo. Il trattamento integrativo non inciderà sulla formazione del reddito.

Può accedere al bonus 100 euro chi era titolare di un rapporto di lavoro subordinato e, per cause indipendenti dalla propria volontà, ha perso il suo impiego. Rientrano in questa categoria, per esempio, gli apprendisti, i soci lavoratori di cooperative, chi è rimasto disoccupato a seguito dell’emergenza sanitaria.

L’agevolazione può essere ottenuta anche dal personale artistico, sempre con rapporto di lavoro subordinato, e dai dipendenti degli enti pubblici a tempo determinato. Sono inclusi nel bonus 100 euro anche i contribuenti con reddito conseguito nello svolgimento di attività per le quali si opera in regime forfettario.

Si chiama bonus 100 euro, ma l’importo potrà anche essere inferiore ai 100 euro mensili. L’entità della somma, infatti, dipende dal reddito del richiedente e, proprio per questo motivo, è articolata a scaglioni, come segue:

un massimo di 100 euro al mese andrà a chi ha redditi tra 26.600 euro e 28.000 euro;

un massimo di 80 euro al mese andranno a chi ha redditi compresi tra 28.000 e 35.000 euro;

una somma inferiore a 80 euro andrà a chi ha redditi compresi tra 35.000 e 40.000 euro.

Con una circolare diramata di recente, l’Agenzia delle Entrate ha spiegato che dal calcolo del reddito complessivo va escluso quello che deriva dall’immobile usato come abitazione principale. Sono inclusi, invece, quelli per i quali si paga la cedolare secca sugli affitti.

Tra coloro che, invece, non potranno beneficiare dell’agevolazione, ci sono gli impiegati pubblici con contratto a tempo indeterminato; i lavoratori extracomunitari che eseguono lavori stagionali e hanno un apposito permesso di soggiorno; gli operai agricoli a tempo determinato e indeterminato; chi ha i requisiti per la pensione anticipata o di vecchiaia; chi percepisce un assegno ordinario di invalidità e non la Naspi.

 

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Redazione Ilovepalermocalcio