Secondo quanto si apprende da una nota dell’agenzia di stampa, “Dire”, “Come si fa ad evitare un lockdown come quello deciso in Francia? “Bisogna augurarsi che queste regole”, le limitazioni già in campo nel nostro paese, “bastino”. Per questo, avverte il presidente dell’Emilia-Romagna e della conferenza delle Regioni Stefano Bonaccini, Bisogna tutti darsi da fare, chi condivide e chi no, per rispettarle. C’è bisogno davvero che eliminiamo quelle occasioni di contatto che non sono indispensabili”. In diretta stamattina con Mattino 5, sulla rete Mediaset, Bonaccini è tornato sulle differenze di vedute riguardo al Dpcm di domenica: ad esempio, rivela, di didattica online alle scuole superiori “qui avremmo fatto volentieri almeno la metà, non di più, però poi è stato indicato almeno il 75%”.
Le Regioni avevano anche proposto ristoranti aperti fino alle 23 e “magari e bar fino alle 20”, ma centri commerciali chiusi il sabato e la domenica, almeno “l’extra-alimentare e l’extra-farmaceutico”, per evitare concentrazioni eccessive di persone. In ogni caso, sottolinea ancora il presidente dell’Emilia-Romagna, “adesso si tratta di augurarsi che queste misure servano davvero nelle prossime settimane perchè abbiamo bisogno di ridurre la curva dei contagi che corre veloce”.
A proposito invece degli indennizzi messi in campo a favore delle categorie costrette a limitare la loro attività con l’ultimo Dpcm Bonaccini annuncia: “come regione faremo qualcosa anche noi per venire incontro a coloro che sono tra i più colpiti”. Oltre ai pubblici esercizi, a palestre e piscine e ai luoghi della cultura Bonaccini cita tra le categorie su cui intervenire anche i locali da ballo, chiusi da tempo, “di cui non parla mai nessuno”.