Incredibile storia quella raccontata da “Il Corriere di Bologna” con protagonista di un tifoso del Bologna che ha creduto nella sua squadra del cuore sin dall’inizio del campionato.
All’inizio della stagione, le probabilità che il Bologna si qualificasse per la Champions League erano evidentemente basse, considerando lo scetticismo non solo da parte di figure chiave come il tecnico, il direttore sportivo e il presidente, ma anche dei giocatori stessi. Tuttavia, questo tifoso ha visto qualcosa di speciale nella squadra e ha deciso di scommettere su di essa.
Il suo investimento di 10 euro si è trasformato in una vincita di 1.000 euro, dimostrando non solo una fede notevole nel suo team, ma anche una notevole intuizione. Storie come questa sono un bell’esempio di come il calcio possa sorprendere e ispirare, e come la passione e la speranza possano talvolta portare a risultati straordinari, contro ogni previsione.
Sì perché la società di scommesse Eurobet aveva quotato Skorupski e compagni per la conquista di un posto nell’empireo del calcio a 100. E lui ci ha provato. Quell’uomo è Dino Schiavoni, 70 anni, pensionato di Castel Maggiore con una voglia matta di divertirsi: «Lo dico subito — esordisce — io non sono uno scommettitore. Al massimo insieme a mio fratello faccio tre o quattro puntate da due euro e mezzo in un anno». E allora qual è stata la molla che lo ha spinto all’insano gesto? «In realtà — ci racconta affacciandosi dal suo garage — stavo cercando qualcuno che quotasse la qualificazione del Bologna all’Europa League. Ho girato un po’, ma non ho trovato nulla. Fino a quando mi hanno detto che c’era la possibilità di puntare sulla Champions e a quel punto mi sono buttato».
Il pensionato: «Mi fidavo per i risultati dello scorso campionato»
Dietro la scelta di scommettere sulla truppa di Thiago Motta non c’è però solo l’azzardo, ma anche un ragionamento ponderato: «Lo scorso anno il Bologna con lui ha chiuso a 54 punti — spiega — mi sono semplicemente detto che partendo dalla prima giornata, con una squadra tutta sua, in Europa ci sarebbe potuto arrivare».
La storia di Dino Schiavoni: dal bar al comitato di via Carracci
Schiavoni, che era titolare di un bar in via Carracci, non manca di iniziativa. Negli anni della realizzazione della nuova stazione dell’Alta velocità si mise alla testa di un comitato che chiedeva venissero rispettati i diritti di chi viveva e lavorava nella zona. Una volta andato in pensione si è scoperto fan di Banksy, il misterioso artista di Bristol che ha coperto di graffiti provocatori mezzo mondo, e armato di sassi colorati, colla e pazienza ha deciso di replicarne decine di opere che ora fanno bella mostra proprio all’interno del suo garage.
«L’anno prossimo riprovo con l’Europa League»
Uno spazio, questo, che nel tempo è diventato un punto di ritrovo e chiacchiera per chi passa da queste parti. Ora però non resta altro da fare che riscuotere e godersi la vincita, un successo che suona anche come una rivincita nei confronti del fratello: «Quando ho scommesso — racconta — mi disse che avrei fatto meglio a darli ai poveri quei dieci euro. Adesso ha accusato il colpo. Che ci farò con quei soldi? Sono già tutti investiti», scherza e giù una bella risata. Il prossimo anno, però, che si fa? Si punta sullo scudetto? «No, riprovo con l’Europa League — chiosa — secondo me questa volta la quota la mettono».