Boccia: “Contrario alla didattica a distanza, gli studenti devono andare a scuola. Le mascherine…”
“Le mascherine consideriamole come il casco sul motorino, mettiamole sempre. Lockdown? Quello è uno scenario possibile se stiamo fermi. Ma noi non stiamo fermi. Abbiamo sempre introdotto misure restrittive e prudenti che avevano come obiettivo la protezione della salute prima del divertimento e dello svago”. Queste le parole del ministro per gli affari regionali, Francesco Boccia, rilasciate ai microfoni di “Radio Rai” in merito all’emergenza Coronavirus.
Boccia ha continuato dicendo: “Gli studenti devono andare a scuola. Senza discussione. Tra le tante proposte arrivate sul tavolo da alcune Regioni, c’era anche l’ipotesi in quelle aree in cui il trasporto pubblico è aggravato da una forte pressione, di provare a far spostare l’orario dell’inizio delle lezioni o, alternativamente, ipotizzare la didattica a distanza per qualche ora per i ragazzi più grandi, del quarto e quinto anno. Era solo una proposta, non c’è stata proprio discussione”.
Infine ha concluso: “blocco degli spostamenti tra Regioni? Non siamo ancora a quel punto. Motivo per cui per ora è del tutto “fuori luogo” parlarne”.