L’edizione odierna de “Il Gazzettino” riporta un’intervista realizzata all’attaccante del Venezia Riccardo Boccalon. Ecco le sue parole:
Sedici giorni fa averli acciuffati a Carpi in quel modo epico e trionfale aveva avuto il sapore dello scudetto.
Oggi, invece, i playout sono diventati uno spauracchio con il quale nessuno spera di dover fare i conti, meno di tutti un Riccardo Bocalon. «Un Venezia-Salernitana per conquistare la salvezza in 180′ è una sfida che mi auguro doppiamente di non giocare mai conferma l’attaccante arancioneroverde in primis per noi, va da sé, ma anche per la sponda granata dove ho lasciato davvero un pezzo cuore». Il 31 gennaio, nell’ultimo giorno di calciomercato, l’attaccante di Castello si era tolto la maglia granata dopo una stagione e mezza e legandosi fino al 2022 al suo Venezia. «Un bilancio? Io pretendo molto da me stesso e faccio sempre molta autocritica. Fino a gennaio a Salerno avevo segnato cinque gol (più due in Coppa Italia, ndr) e a Venezia sono arrivato a tre. Mi dispiace non aver raggiunto la doppia cifra in campionato però, in tutta onestà, rinuncio volentieri a farne 20 in cambio della salvezza, un traguardo che vale mille volte di più».E purtroppo ancora solo virtuale. «Una situazione incredibile, il lunedì dopo Carpi avremmo anche potuto andare subito in vacanza visto che la Lega B aveva pubblicato la classifica e il nostro sestultimo posto. Per noi e la Salernitana avrebbe potuto far fede quell’ufficialità. Invece è tutto assurdo, in due settimane non è cambiato nulla sul piano delle certezze, eppure eravamo salvi». Intanto oggi pomeriggio Bocalon e compagni si ritroveranno al Taliercio.
«I tempi sono sempre più stretti, vuoi o non vuoi non è facile per nessuno allenarsi al cento per cento per ritrovarsi forse e chissà quando a giocarsi tutto. Anche i miei ex compagni alla Salernitana sono nella stessa condizione, siamo tutti costretti a rimanere con le antenne sollevate cercando di mantenere la condizione». Più preoccupati o fiduciosi? «Aspettiamo fiduciosi l’arrivo di quelle decisioni giuste che andavano prese per tempo. Di sicuro la Serie B non ci fa una grande figura, anzi. Dispiace per i giocatori e i tifosi perché pagano errori di certe persone, alle quali forse non interessa il calcio ma solo guadagnarci». Il Venezia 2019/20 è ancora al palo. «Quanto fatto in questi anni dal presidente Tacopina è sotto gli occhi di tutti, già prima di Carpi aveva detto che a prescindere dall’epilogo avrebbe continuato a progettare un futuro all’altezza. Pur con tanto stress abbiamo raggiunto un traguardo in cui nessuno credeva più, dopo la salvezza sarà giusto puntare a fare una squadra forte».