Binda: “Parma vola, in B così resta solo un posto per la promozione diretta. Molto delicata la posizione di Corini”
Attraverso un suo editoriale su “La Gazzetta dello Sport” Nicola Binda si sofferma sul campionato di serie B e in particolar modo sulla lotta alla promozione diretta.
Va pensiero, sull’ali dorate del Parma. Il Nabucco dell’illustre concittadino accompagna la marcia della capolista, sempre più lanciata verso la Serie A. Fabio Pecchia dirige l’orchestra, trita ogni avversario, marcia con la necessaria regolarità e trova sempre più consapevolezza che questo può essere l’anno giusto. Buttando anche un occhio alle spalle, dove c’è un groviglio che ha imprigionato tutti i rivali. Nessuno ha il passo del Parma, nessuno ha un rendimento così convincente e la terza vittoria di fila è quella che ha portato al primo break in classifica. Il +5 sul secondo posto e il +7 sul terzo sono significativi, anche se a novembre non si sono mai decisi i campionati. Il progetto però è vincente, messo in piedi la stagione scorsa puntando sul miglior allenatore possibile per far esaltare la qualità dei suoi giovani talenti. Pecchia li ha fatti diventare squadra, riuscendo anche a superare quel dubbio che dall’inizio l’accompagnava: sapranno soffrire? Perché in un torneo così tirato i momenti di difficoltà ci sono, eccome se ci sono. Finora non ce n’è stato bisogno (o quasi) e, se mai dovesse avvenire, il vantaggio che il Parma sta accumulando potrebbe consentire qualche attimo di sbandamento. Chissà. Di sicuro chi lotta per la A e si guarda attorno deve cominciare a lasciar perdere il primo posto e concentrarsi sull’altra piazza che porta alla promozione diretta. E qui, la novità delle ultime settimane è che si sono svegliate le tanto attese nuove pretendenti. A
l Palermo, al Venezia e anche al Catanzaro, che dall’inizio hanno preso le redini della classifica, si sono aggiunti altri candidati. A cominciare dal Modena, fresco e spigliato, per arrivare a Cremonese e Bari, che sono riusciti a vincere per la prima volta in casa rompendo gli indugi, senza dimenticare il Como sornione. Il piatto è sempre più ricco e lo scenario che si prospetta è come quello del caleidoscopio: a ogni giro esce un’immagine differente. Oggi, dietro al Parma, tiene botta un Venezia sempre convincente ma finito nella morsa dei concorrenti. Chi sprofonda è il Palermo, che avendo fatto un solo punto in tre partite forse ha perso qualche certezza e avverte la pressione di una piazza che se vinci ti fa volare, ma che se deludi si fa sentire. Molto delicata la situazione per Eugenio Corini, che però ha la giusta esperienza da vecchio marinaio per superare anche questa tempesta. Se la passano sicuramente peggio altri suoi colleghi. Cristiano Lucarelli è stato esonerato per la seconda volta in due anni alla Ternana (e al suo posto arriva Roberto Breda, che già a Livorno lo sostituì firmando una grande salvezza), ma anche Max Alvini allo Spezia e Daniele Gastaldello al Brescia sono in discussione. Rispetto a un anno fa (9 cambi alla 12a giornata contro i 5 attuali) i presidenti sembrano più riflessivi: siccome la stagione scorsa sono retrocesse le squadre che hanno cambiato tecnico più volte, forse oggi la lezione è servita.
Corriere dello Sport: “Palermo, adesso Corini riflette sulle scelte anti-Brescia. Le ultime”