L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” attraverso un pezzo a firma Nicola Binda si sofferma sulla giornata di B giocata ieri.
Va bene, la battaglia in corso per la seconda promozione diretta è avvincente e forse s’è ristretta a Cremonese e Venezia (ma una porticina aperta il Como se la merita sempre). Va bene, sul fondo il Lecco sembra ai saluti (e in pieno marasma), ma dalla Feralpisalò allo Spezia c’è grande impegno per salvarsi. Va bene tutto.
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Ma quello che appassiona di giornata in giornata è ciò che accade nella terra di mezzo, quel centroclassifica dalle distanze ravvicinate e dai destini incerti per molti. Dai 38 punti del Brescia ai 34 del Bari (e della Samp, che però gioca stasera) c’è una matassa nella quale le ambizioni e i sogni di gloria si vanno ad aggrovigliare con l’angoscia per non retrocedere. Sono 9 squadre alle quali può accadere di tutto. Pensate alla Sampdoria, tormentata dai suoi problemi e dal suo futuro incerto: se guarda indietro ha il playout a soli 4 punti, ma se stasera vince aggancia il treno dei playoff.
E’ una situazione incredibile, che cambia di continuo e ha bisogno di grande equilibrio per affrontarla. Non tutti la vivono allo stesso modo. C’è chi si guarda bene dal cavalcare l’entusiasmo del momento (il Pisa, unica del gruppo ad aver vinto le ultime due) e chi si fa prendere dall’ansia (il Cosenza torna a discutere Caserta, nella foto). Questo è un aspetto fondamentale: prima del campo, sarà la gestione a fare la differenza. La palla va ai dirigenti: ora tocca a voi.