L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” riporta un editoriale di Nicola Binda il quale fa il punto della situazione in serie B dopo le gare di ieri.
Il campionato è diventato un cubo di Rubik con la sabbia a frenare il movimento dei cubetti. Che fatica per comporre le facciate giuste. Altri 5 pareggi nelle prime otto partite hanno complicato la marcia tenendo tutti incastrati. La consueta disinvoltura delle prime giornate, con le squadre più votate alla ricerca del gioco e dello sviluppo offensivo, è evaporata. I punti pesano già, strappare un pareggio non è un’idea malvagia. Anche se siamo solo alla giornata n° 12.
L’apprensione dopotutto l’hanno già manifestata le società: 8 di loro hanno cambiato allenatore, tante quante l’hanno fatto nella scorsa stagione. Paura di non farcela, prudenza, anche pressione. Sono tutte sensazioni diffuse che non riguardano il Frosinone (e il rilanciato Pisa, forse pure il Palermo, chissà), che non ha sabbia negli ingranaggi, e fugge senza badare alla compagnia Cinque vittorie di fila, in un contesto del genere, hanno un peso specifico decisamente particolare. La fuga di Fabio Grosso è sempre più seria, la sua consistenza non è effimera, la continuità del progetto regala vantaggi. Non a caso la capolista è l’unica squadra senza pareggi. La domanda, a questo punto nasce spontanea: chi avrà la forza di andarlo a prendere?