Attraverso le colonne de “La Gazzetta dello Sport” il giornalista Nicola Binda si sofferma sulla vicenda che riguarda Bologna e Pisa con Lucca che andrà all’Ajax.
A Bologna le torri rimangono due. Lorenzo Lucca non sarà la terza, come ormai sembrava da qualche giorno, perché dopo aver detto sì al direttore sportivo Giovanni Sartori, l’attaccante ha ricevuto una proposta alla quale non poteva proprio dire di no. È stata quella dell’Ajax, la squadra del suo idolo Zlatan Ibrahimovic, con quel poster ancora appeso nella sua camera a Moncalieri (insieme a quello sempre di Ibra, ma con la maglia della Juve) che adesso suona come un segno del destino: è Amsterdam – a sorpresa – la sua nuova destinazione.
L’idea Tutto dopo un’operazione durata 36 ore ma cominciata a gennaio, quasi casualmente, quando Claudio Chiellini, direttore sportivo del Pisa, durante un pranzo di lavoro fece il nome di Lucca al manager di Alfred Schreuder, allora allenatore della Bruges. Una dritta che non è caduta nel vuoto. Lucca è sempre stato monitorato da diversi club, italiani e stranieri, ma il club belga ancor non lo conosceva. È così cominciato lo studio approfondito del giocatore fino a quando il tecnico olandese disse: «Mi piace». Poi sparì. Schreuder a maggio è poi passato all’Ajax, si è ricordato di Lucca, l’ha ritenuto ideale per il nuovo progetto e l’operazione negli ultimi giorni ha preso corpo.
Il primo accordo Da Amsterdam hanno studiato Lucca approfonditamente, l’hanno visto Van der Saar e Huntelaar, due che il nostro calcio lo conoscono molto bene, e si sono tutti convinti. Sono così cominciati i contatti con il Pisa, sono stati avviati quelli contatti con Imborgia, il manager di Lucca, ma ci sono state anche lunghe pause di riflessione. Tanto che quando il Bologna è passato all’azione per chiudere l’accordo, i dirigenti toscani non hanno più pensato al sondaggio da Amsterdam. Così martedì era stata raggiunta l’intesa tra Pisa e Bologna: Lucca in prestito con diritto di riscatto, operazione da circa 8 milioni con bonus interessanti. Tutto fatto? No, perché Alexander Knaster, il magnate americano proprietario del Pisa, ha chiesto di aspettare. Non una strategia, una semplice riflessione. Ma fatale.
Il sorpasso Perché giovedì, all’improvviso, l’Ajax s’è ripresentato, pronto a chiudere l’accordo. Stesse cifre rispetto a quelle concordate con il Bologna, anche se il prestito (1,5 milioni) è a un prezzo più alto. Pisa basito. Che fare? Palla a Lucca, che in campionato non segna dal 2 ottobre, ma stavolta non ha avuto dubbi a buttarla dentro: «Vado all’Ajax», ha detto sicuro l’attaccante, ripensando a quel poster di Ibrahimovic. Per lui contratto di un anno più altri quattro se sarà riscattato dall’Ajax. Non sarà la terza torre di Bologna, non sarà il primo italiano ad andare in Olanda (Gianluca Scamacca andò al Psv Eindhoven, Graziano Pellè all’Az Alkmaar e al Feynoord), ma sarà il primo italiano a giocare nell’Ajax, con una Champions League tutta da scoprire. E magari un Roberto Mancini – che lo segue da novembre – da convincere più facilmente in chiave azzurra. Vuoi mettere?
La rabbia Il Bologna non l’ha presa bene e ieri sera, quando hanno saputo della decisione del giocatore, sono volate parole grosse verso i dirigenti del Pisa, che avrebbero perso tempo prezioso. Chiaramente quella dell’Ajax è stata un’entrata in scena che ha sorpreso tutti, anche lo stesso Pisa. Che nelle ultime ore ha ceduto anche Maxime Leverbe alla Sampdoria, dalla quale ha ripreso Ernesto Torregrossa (prestito con obbligo di riscatto a 2,5 milioni) ma non Manuel De Luca, che ha conquistato Giampaolo e non lascerà Genova. Il Pisa quindi si metterà ora alla ricerca di un nuovo attaccante così come farà il Bologna, che dopo aver perso Lucca dovrebbe puntare tutto sul norvegese Strand Larsen, che gioca nel Groningen.