Attraverso un post pubblicato sul proprio profilo “Facebook”, Nicola Binda, giornalista de “La Gazzetta dello Sport”, ha parlato nuovamente della questione che riguarda il deferimento del Palermo. Il giornalista ha specificato di non augurarsi nessuna condanna per il club rosanero, ma di limitarsi semplicemente a raccontare quello che accade. Ecco il suo messaggio: “Mi tocca ancora una volta precisare una cosa riguardo la mia professione. Io sono neutrale, tifo solo per il gioco del calcio, non spero che una squadra vinca o che un’altra perda. Se mi devo occupare di vicende extracampo (ultima il Palermo) lo faccio con dolore perché si rovina quello sport che amo tanto. Se una società viene punita da un tribunale, e’ perché se lo e’ meritato. Punto. E mi dispiace per i tifosi, che sono solo vittime. Io cerco di dare notizie e raccontare quello che succede, anche se si tratta di fatti negativi. Ma questo è il mio lavoro. Lungi da me augurarmi condanne, penalizzazioni, esclusioni, eccetera… Quest’estate sono stato insultato quando ho scritto che la B sarebbe stata a 19: non era una cosa che avevo deciso io, ovviamente, e ho sempre pensato che fosse una cosa sbagliata. Ma sono stato insultato. La stessa cosa vale adesso per il Palermo: io non auguro una condanna e una retrocessione, dico solo che il rischio è quello. Se volete prendervela con qualcuno, andate da chi ha sbagliato. Non da me. Grazie”. In basso il post in questione: