Come riportato dall’ANSA il principe saudita Mohammed bin Salman, rispondendo alle accuse di “Sportswashing”, ha difeso la strategia di spesa e investimenti che l’Arabia Saudita negli ultimi anni ha deciso di seguire, giustificandola come un modo per incrementare il Pil nazionale. Il Regno saudita è accusato di aver investito miliardi di dollari nello sport, acquistando club in tutto il mondo e organizzando eventi calcistici (ma anche di golf o Formula Uno) per migliorare la sua reputazione internazionale, e ripulire così la sua immagine di stato autocratico, con scarsa attenzione ai principi democratici e diritti civili.
“Se lo sportswashing aumenta il nostro prodotto interno lordo di un 1%, allora continueremo con lo sportswashing – ha dichiarato Bin Salman in un’intervista esclusiva con l’emittente Fox News -. Non mi interessa (che venga utilizzato questo termine dispregiativo, ndr), abbiamo ottenuto l’1% di crescita del Pil grazie agli investimenti nello sport, e ora puntiamo ad un altro 1.5%. Chiamatela come volete (la strategia saudita, ndr), ma noi continueremo per questa strada”. Il PIF, il fondo sovrano saudita, è sbarcato lo scorso anno in Premier League acquistando il Newcastle che in un anno è diventato uno dei club più forti del campionato inglese, qualificandosi in maggio per la Champions League.