Berti: «Inter favorita per lo Scudetto. Palermo? Mi aspettavo di più»

Gianluca Berti, ex portiere di Fiorentina, Palermo e Sampdoria, oggi dirigente sportivo, ha rilasciato alcune considerazioni a TuttoMercatoWeb.com sul campionato di Serie A, la lotta Scudetto e la situazione in Serie B, soffermandosi in particolare sulle sue ex squadre. Intervistato da Alessio Alaimo, Berti non si è sottratto alle domande più spinose, esprimendo opinioni nette su Inter, Napoli, Fiorentina, Palermo e Sampdoria.

«La lotta Scudetto è aperta fino alla fine. Ma i valori dell’Inter verranno fuori e anche per i tre punti di vantaggio è favorita», ha dichiarato Berti, indicando chiaramente la squadra nerazzurra come la più attrezzata per arrivare al traguardo.

Sul Napoli, Berti ha commentato così la cessione di Kvaratskhelia avvenuta a gennaio: «Quando ti va via il miglior giocatore e non lo rimpiazzi diventa complicato. C’erano probabilmente dei malumori dall’inizio». E sull’arrivo di Okafor: «Sono rimasto perplesso. Ma evidentemente dovevano incassare e basta».

Parole di speranza, invece, per la Fiorentina: «Ha fatto dei passi falsi ma da qua alla fine può ancora migliorare. La squadra è più forte degli anni scorsi. Spero possa arrivare in Europa League».

Poi uno sguardo alla Serie B, dove due sue ex squadre stanno vivendo momenti complicati. Sul Palermo: «Mi aspettavo qualcosa in più dal Palermo. Ha una rosa importante. Con la rinnovata fiducia a Dionisi spero possa centrare i playoff e fare qualcosa di importante».

Ancor più critico il giudizio sulla Sampdoria: «È la più grossa delusione della Serie B. Quando vieni da una retrocessione non è mai facile. C’erano tante aspettative, chiunque metteva la Samp tra le squadre in lotta per la promozione ma la stagione è nata male. C’è stata una girandola di portieri non indifferente». E a chi gli chiede cosa sia successo: «Alcuni calciatori non hanno reso per il valore che hanno, ma qualcosa è andata storto».

Infine, una riflessione sul suo futuro da dirigente: «Se dovessi rientrare vorrei farlo in un progetto dove si possa lavorare seriamente. Con chi mi chiama una chiacchierata la faccio. Ma dopo Prato voglio valutare bene tutte le cose».