Bernardeschi: «La Juve è il top. La 10? Dovrò meritarmela»
«La Juventus è uno dei top club al mondo. Rappresenta la storia. Far parte della Juve ti fa sentire avvolto dalla storia del calcio. Emozione indescrivibile. Mi ha sempre colpito la mentalità della Juventus. Quando affronti la Juventus, queste cose le noti e sul campo si sentono. Le prime sensazioni sono positive, quando sono arrivato sono stato accolto da tanti tifosi e voglio ringraziarli perché mi hanno fatto passare una grande giornata. Cercherò io di ricambiare il favore. Numero 10? Scelta condivisa con la società. La maglia merita rispetto, va conquistata e spero di potermela meritare sul campo con il tempo. Il dieci mi piace, fosse stato per me l’avrei preso ma è andata così. Come ho già spiegato è giusto che me la meriti. Perché il numero 33? Sono credente, sono religioso. Questo è il significato. Forse è più pesante. Contestazione? Credo ci sia una parte di società malsana che viviamo nel mondo di oggi, come vediamo sui social di chi augura morte o brutti mali. Non sono qui per alimentare questa società malsana. Anzi, ringrazio i tifosi che mi hanno dato l’in bocca al lupo per la nuova avventura. C’è chi non mi seguirà più ma mi ha augurato di continuare per la mia strana. Fa più rumore la parte malsana, perché conviene così. Ma è problema sociale. Finché prendono noi, che abbiamo una grande fortuna nel trasformare una passione in un lavoro, va tutto bene. Più grave quando colpiscono ragazzi meno forti, in difficoltà. Buffon? Un esempio a livello mondiale. La sua storia parla per lui. Quando hai un condottiero di questo spessore, ha più voglia di seguirlo». Queste le parole rilasciate da Federico Bernardeschi, neo acquisto della Juventus, durante la sua conferenza stampa di premiazione.