L’edizione odierna de “Il Corriere dell’Umbria” si sofferma su Ternana-Palermo e in particolar modo sulla squadra di Lucarelli.
“Esistono profonde analogie tra questa Ternana, che seguo con attenzione per il grande affetto che mi lega da un ventennio alla tifoseria rossoverde, e la mia, quella del biennio 2002-04. Vedi dirigenze solide e ambiziose, perlomeno prima delle gravi difficoltà economiche iniziate a dicembre 2003, e squadre di ottimo livello, chiamate però a confrontarsi con una concorrenza davvero spietata”. Mario Beretta sfoglia l’album dei ricordi, in una sorta di amarcord dai colori variegati. “Rispetto alla mia avventura con le Fere – spiega il tecnico milanese – conservo splendidi ricordi e al contempo coltivo enormi recriminazioni.
Mi riferisco soprattutto alla stagione 2003-04, col girone di andata terminato in vetta accanto all’Atalanta, prima del tracollo causato da quelli che preferisco definire con un pallido eufemismo pasticci societari. Ma mi rammarico anche per il campionato precedente, caratterizzato da qualche pareggio di troppo nel girone di ritorno contro Livorno, Lecce e Palermo”. Doppio settimo posto, però quello del 2004 brucia di più… “Probabilmente senza le note problematiche societarie, con conseguenti pesanti ritardi nel pagamento degli stipendi, le cose sarebbero andate diversamente. E invece dopo la beffarda sconfitta casalinga col Livorno e quella di Firenze arrivò il mio esonero. E malgrado il totale impegno del mio successore, il compianto Bruno Bolchi, la squadra terminò a 4 punti dalla Fiorentina, giunta sesta e poi approdata in A grazie al vittorioso spareggio inter-divisionale contro il Perugia.
Quanto al mio allontanamento maturò in un momento di grande confusione per l’avvicendamento in atto tra Stefano Capozucca e Poerio Mascella. Col sottoscritto sarebbero stati ottenuti più punti nelle 10 gare finali? Ovviamente non posso saperlo, ma avrei voluto provarci fino in fondo, anche perché a parte Palermo e Cagliari le altre promosse, ossia Livorno, Messina, Atalanta e la sovracitata Fiorentina, sebbene fortissime sembravano alla nostra portata”. Sono alla portata della Ternana anche le big di questo campionato? “Forse Cagliari, Genoa e Parma hanno qualcosa in più. Tuttavia le Fere possono giocarsela con le altre squadre che puntano in alto, comprese matricole blasonate come Bari e Palermo, grandi deluse dello scorso torneo come Benevento e Brescia e compagini partite male ma destinate a risollevarsi rapidamente come Como, Pisa e Venezia, senza dimenticare Ascoli, Frosinone e Reggina e senza escludere eventuali sorprese. Falletti e Pettinari, che conosco e apprezzo avendolo allenato a Latina, sono vicini al rientro. E sono in grado di garantire un ulteriore salto di qualità ad una squadra che grazie a Lucarelli possiede una identità forte e una idea di gioco consolidata”.