L’attaccante del Sassuolo Domenico Berardi, intervistato da “La Gazzetta dello Sport”, ha raccontato il perché del rifiuto alla Juventus la scorsa estate. Queste le sue dichiarazioni: «Io non dissi no alla Juventus, ma si al Sassuolo. Avevamo appena conquistato l’Europa League e volevo giocarla con i miei compagni e crescere ancora. E poi sì, è vero, a me piace tanto giocare e poco fare quello che mi dicono di fare. La Juve non mi ha costretto a far nulla, ma spingeva molto perché andassi. Per me era una specie di imposizione. E quanto avrei giocato? Mi avrebbe fatto bene tanta panchina, così giovane? Confesso, l’esempio di Zaza un po’ ha pesato, ho contato i minuti che Simone aveva giocato lì, e ho tirato il freno»