L’edizione odierna de “Il Mattino” si sofferma sul Benevento che il prossimo turno affronterà il Palermo e sui tifosi che stanno preparando la trasferta del Barbera.
Il pari agguantato nel finale contro la Reggina ha lasciato per l’ennesima volta l’amaro in bocca. Con una vittoria, visti i risultati arrivati dalle dirette concorrenti salvezza, il Benevento avrebbe rilanciato le sue chance di permanenza in cadetteria. La matematica comunque non condanna ancora i sanniti. Nel match contro gli amaranto è arrivata di nuovo la contestazione della curva Sud contro i calciatori; nervi tesi anche tra alcuni sostenitori nei distinti e il calciatore Frederic Veseli. Il tifo organizzato si sta già comunque proiettando verso la trasferta di sabato prossimo a Palermo. «Siamo tutti legati a delle flebili speranze – dice Carmine Vetrone, presidente del Benevento Club di San Giorgio del Sannio -. Nella partita con la Reggina si è visto qualcosa in più, soprattutto nel secondo tempo. La squadra ha avuto un piglio diverso, una mentalità diversa. Non credo però sia dovuto al cambio in panchina. Con un pizzico di fortuna sarebbero potuti arrivare i tre punti, un risultato che ci avrebbe dato la possibilità di continuare a sperare di mantenere la categoria. Gli animi purtroppo continuano ad essere tesi perché c’è tanta rabbia per i motivi che sappiamo. Il nostro dovere è però quello di crederci fino alla fine. L’amore per questi colori sarà sempre vivo, indipendentemente dalla categoria. Ora si va a Palermo e speriamo che la squadra proseguirà con questa volontà di fare risultato».
Raffaele Cielo, presidente onorario del club Gens Samnites, promuove la prestazione della squadra: «Ho visto una squadra ancora concentrata sull’obiettivo e che ha dimostrato sul campo di poter vincere. Ci poteva stare un rigore che secondo me era nettissimo. La cosa importante è che siamo vivi e abbiamo lottato. Abbiamo avuto delle occasioni per andare in vantaggio nel primo tempo, se avessimo segnato, la partita si sarebbe messa diversamente. Il pareggio ci fa comunque guadagnare un punto rispetto al Perugia che è nei playout». Sulle intemperanze tra squadra e tifosi l’idea del club è chiara: «Come Gens Samnites prendiamo le distanze dall’atteggiamento di alcuni tifosi. Ho letto il comunicato emesso dalla curva Sud prima della partita, in cui si annunciava l’intenzione di contestare i calciatori – sottolinea Cielo -. Un comunicato nel quale, per giunta, non è stato neanche condannato l’episodio capitato a Jureskin. La nostra filosofia è quella di sostenere i ragazzi che, a nostro parere, si impegnano e giocano per raggiungere l’obiettivo e quindi non meritano le aggressioni verbali e fisiche. Non so come siano andate le cose con Veseli, mi metto però nei suoi panni nell’aver ricevuto offese personali importanti e non dev’essere stato semplice».
Enza Cavuoto, presidente del club Oreste Vigorito, analizza con occhio critico la situazione tecnica ed ambientale: «C’è chi è già rassegnato come me, c’è chi ci crede ancora e si arrabbia e chi invece inveisce, senza motivo, contro i calciatori. Gli umori sono insomma molto contrastanti. La contestazione è stato l’ennesimo segnale mandato a società e giocatori. Visto che c’è ancora un briciolo di speranza, credo sia giusto dare supporto alla squadra. Durante questa stagione l’ambiente sannita si è purtroppo un po’ allontanato dal Benevento. Con la Reggina si è visto un gioco diverso. La mia speranza è quella di agganciare quantomeno i playout per conservare la categoria. In caso contrario continuerei a seguire la squadra in qualsiasi categoria, resterebbe l’amaro in bocca per una stagione buttata via».