Intervistato dalla “BBC” Nicklas Bendtner, ha raccontato alcuni aneddoti di momenti difficili della sua carriera:
«Avevo un sacco di infortuni sul campo, non riuscivo a trovare l’adrenalina che mi serviva, quella che solo giocare davanti a 60mila persone può darti. Non c’era nulla di minimamente paragonabile. L’unico momento in cui mi sentivo così competitivo era quando andavo al casinò. Maggiore era la posta in palio, maggiore era l’adrenalina. Una volta ero sotto di 400mila sterline ma sono riuscito a riprendermi e alla fine della serata ne avevo perse solo 20mila. È stata una situazione terribile e quando sono tornato in hotel e poi a casa ci ho pensato molto e ho capito che era la fine delle mie nottate a scommettere. Non volevo essere solo un altro calciatore che aveva perso tutti quanti i suoi soldi perché non aveva saputo usare il cervello. È stato importante per me riprendermi e tornare alle mie radici».