Un tormentone che si rispetti dura tutta l’estate. Quello riguardante Belotti, a pochi giorni dalla chiusura del calciomercato, è ormai giunto alla sua conclusione. Atalanta, Sassuolo, Bologna e alla fine il Torino, che lo ha voluto più di tutti. Sicuramente più del Palermo, che dopo appena due anni lascia andare via probabilmente uno dei migliori prospetti del calcio italiano dei prossimi anni. Perché?
Dare una risposta non è affatto semplice. Tante, troppe dicerie, troppe versioni contrastanti. E come recita un vecchio detto, la verità sta sempre nel mezzo. Tra le certezze vi è di certo che i rosanero avevano fatto un investimento importante sul Gallo, prelevandolo dall’Albinoleffe anticipando le altre pretendenti, alcune di queste anche più blasonate. Quando si agisce così vuol dire che al giocatore ci si crede ed anche parecchio. Poi, però, vuoi per la poca esperienza nel primo anno in Sicilia, vuoi per l’esplosione di Dybala e Vazquez durante la scorsa stagione, Andrea non è riuscito mai a trovare spazio, quello spazio che probabilmente avrebbe anche meritato. La cessione della Joya sembrava stesse per mettere in rampa di lancio proprio l’azzurrino e per qualche settimana, nonostante i tantissimi rumors che lo riguardavano, sembrava essere proprio così. Tuttavia, giorno dopo giorno, i colori rosa e nero si sono sempre più sbiaditi sulla sua pelle fino a cancellarsi del tutto, ora che il suo trasferimento ai granata è praticamente una formalità.
Domani le visite mediche, dicono. Esploderà a Torino? Vista la cifra che sta per sborsare Cairo (circa 8 milioni di euro) e il contratto che è disposto ad offrire al giocatore (il triplo rispetto a quello percepito in Sicilia), il Toro la pensa così. Probabilmente anche il Palermo è consapevole che esploderà a breve. Perché allora lasciarselo scappare? Non piace a Iachini? Zamparini non lo apprezza? Belotti vuole provare una nuova esperienza? Anche qui rispondere è difficile. Il mister rosanero spreca complimenti per lui, eppure non si smuove da quel 3-5-1-1 che di fatto lo esclude e lo fa rendere al minimo delle sue potenzialità. Il patron friulano lo dichiara incedibile ogniqualvolta è chiamato in causa eppure lo sta cedendo ancor prima di trovare un sostituto. La punta stessa promette impegno e gol per la causa palermitana, ma nel frattempo spinge per il trasferimento. Un caos.
Nella confusione più totale finisce la storia d’amore fra Belotti e il Palermo. Finisce? Forse non è mai iniziata. Tra allenatori che non lo vedevano o che lo lanciavano nella mischia nel momento del bisogno, un presidente che se lo coccolava per poi lasciarlo via al miglior offerente ed un giocatore che ha preferito andare a giocare dove la strada è tutta spianata piuttosto che imporsi sulle difficoltà. Tutte bugie, tutte verità. E in attesa di Gilardino, Campbell, Araujo, Calleri, Messi e Cristiano Ronaldo, il Palermo oggi perde il suo ultimo attaccante…