L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sul decreto per ampliare capienza di cinema e teatri che sarà ancora una volta rinviato.
C’è il via libera del Cts ma manca il decreto. Nella sua riunione di ieri il Consiglio dei ministri non ha dato il via all’atteso aumento della capienza per cinema, teatri, sale da concerto e impianti sportivi così come prefigurato dal Cts. Tutto rinviato alla prossima settimana, con la delusione degli esercenti e anche degli artisti, alcuni dei quali ieri sono tornati a chiedere la capienza del 100% dei posti anche al chiuso, dove il limite invece è stato fissato all’80%.
L’esecutivo guadagna così qualche giorno rispetto alle riaperture. Farà piacere in particolare a Roberto Speranza, che ha sempre rappresentato l’anima più prudente del governo. Anche all’interno del suo ministero adesso c’è chi vede il rinvio del decreto come un modo per non far partire subito gli stadi al 75%.
C’è una certa preoccupazione da parte dei tecnici riguardo alle partite del campionato e se la novità scatterà, come ormai è certo, dopo il week end, la prossima giornata si giocherà ancora con il 50% degli spettatori sugli spalti. Il fine settimana successivo, cioè quello de 9 e 10 settembre, le serie maggiori sono in pausa. Così l’aumento delle capienze potrà diventare operativo la settimana dopo ancora. Quando la curva dei contagi sarà probabilmente un po’ più bassa.