Batosta per il Pescara: il bilancio 2016 giudicato irregolare in tribunale

Dal Tribunale dell’Aquila, sezione specializzata in materia d’impresa, arriva una sonora mazzata per Delfino Pescara 1936 Spa.

Con sentenza numero 448 del 28 settembre 2020, resa pubblica il 22 ottobre 2020, il collegio presieduto dal giudice Christian Corbi e dai colleghi Monica Croci e Giovanni Spagnoli ha emesso un verdetto pesante nei confronti della società presieduta da Daniele Sebastiani.

Il conflitto nasce, secondo quanto riporta “Calciomercato.com”, da una denuncia di Danilo Iannascoli, ex amministratore delegato del Delfino Pescara. La tesi di Iannascoli, che si è costituito in giudizio attraverso la propria società Cimmav Srl, è che il bilancio annuale 2016 sia stato stilato in violazione dei precetti dell’articolo 2423 del Codice Civile, che al secondo paragrafo raccomanda quanto segue: “Il bilancio deve essere redatto con chiarezza e deve rappresentare in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria della società e il risultato economico dell’esercizio”. La deliberazione assembleare deve ritenersi “nulla per illiceità dell’oggetto”. Quel bilancio dunque non andava approvato dall’assemblea dei soci di Delfino Pescara 1936 Spa.  La società di Sebastiani è condannata a pagare la somma di 22,450 euro per spese legali.