“Dopo essersi qualificato agli ottavi di Libertadores domenica affronta il 2° Superclasico in meno di 2 mesi. Non male per Guillermo Barros Schelotto, 43 anni il 4 maggio, sulla panchina del Boca dal 1° marzo, dopo aver dovuto rinunciare al Palermo per i regolamenti Uefa. Finora in 10 gare 5 vittorie e 2 k.o. per il Mellizo, il gemello, perché anche il fratello Gustavo è stato calciatore e ora gli fa da vice. Cosi hanno preso il posto di Arruabarrena, ex compagno al Boca. Insieme vinsero la Libertadores e l’Intercontinentale nel 2000. Poi Guillermo ne ha vinta un’altra, col Milan nel 2003, e ha perso nel 2001 col Bayern”. Questo scrive l’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” che in una lunga intervista realizzata a Barros Schelotto, gli è stato chiesto anche della sua esperienza a Palermo: «Come mi sono trovato in Sicilia? Sono stato 30 giorni a Palermo e mi ha affascinato. Mi è piaciuto il torneo italiano, l’Europa, i giocatori. Mi è piaciuto tutto, ma purtroppo non avevo la licenza Uefa per lavorare (servono 5 anni da tecnico di prima squadra per venire in Europa, ndr). Volevo restare, ma sarebbe stato complicato seguire il corso Uefa. Non avrei potuto allenare 2 giorni a settimana (e il resto seguire il corso), così si perde tutto il lavoro fatto. Se è stata la scelta giusta lasciare? «Pur se mi piaceva molto ho preferito rinunciare. Spero di avere in futuro un’altra chance lì» […]”.