Marco Baroni, ex allenatore del Benevento, è stato intervistato dall’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”, in occasione della sfida di domani sera che vedrà proprio le “streghe” affrontare il Palermo sul campo del “Barbera”. Ecco le dichiarazioni del tecnico, che ha parlato anche di Brignoli e Puscas, giocatori allenati proprio durante la sua esperienza in quel di Benevento:
“Il Palermo l’ha sfiorato, il Benevento, invece lo ha allenato e portato in Serie A per la prima volta nella storia. Marco Baroni è stato vicino alla panchina rosanero, due estati fa, a cavallo del closing con Baccaglini, poi andato in fumo. Fu uno degli allenatori sondati nella gestione condivisa tra Zamparini e l’ex Iena. Il tecnico, inoltre, conosce bene due giocatori rosanero che saranno protagonisti domani sera proprio per averli allenati a Benevento: George Puscas mise il timbro sulla promozione ai playoff, mentre Alberto Brignoli fu il portiere dal quale ripartire in Serie A. «Sono ottimi elementi, stanno confermando quanto di buono avevano fatto vedere – spiega l’allenatore . Brignoli quando venne al Benevento era reduce da una buona stagione nel Perugia, è il portiere ideale per chi ama giocare partendo da dietro, sa gestire bene la palla con i piedi, oltre ad essere bravo tra i pali. Adesso sta trovando quella continuità che gli serve. Puscas non era certo una scommessa quando l’ho allenato io, figuriamoci ora. Nonostante sia un‘96, quindi ancora giovane, è già stato in piazze calde come Bari e appunto Benevento. Diciamo che quella di Novara negli ultimi sei mesi della scorsa stagione è stata una parentesi atipica per lui. Il mio rammarico è non averlo avuto per larghi tratti della stagione in B, a causa di diversi infortuni. Poi, ai playoff fu devastante con tre gol pesantissimi contro Spezia, Perugia e Carpi. Credo che questo sarà l’anno della sua consacrazione». Per Baroni tra Palermo e Benevento non ci sono i punti di differenza che dice la classifica. «Sono due organici molto competitivi. Il Benevento ama andare più per vie laterali, mentre il Palermo riesce a sfondare molto centralmente. Non c’è il divario di cinque punti. Il Benevento ha pagato l’adeguamento alla Serie B, avendo rinnovato molto e cambiato tecnico, ma verrà fuori. Si tratta di una rosa di alto livello, con un doppione per ruolo. Lo stesso dicasi per il Palermo che, tra l’altro, si trascina dall’anno scorso molti elementi ha hanno disputatola serie A». Stellone, però, secondo il tecnico ha un vantaggio rispetto al suo avversario Bucchi. «Conosceva la sua squadra dalla scorsa stagione e ha trovato la quadratura prima». […] Riuscire a giocare con quattro attaccanti ne è la dimostrazione, forse. «Io mi trovo molto d’accordo con questo modo d’intendere il calcio. Parto, dal presupposto che più attaccanti ci sono, più è giusto che giochino, tenerli fuori è un peccato.Sarà una sfida aperta, molto equilibrata, probabilmente decisa da un episodio o da un numero di un attaccante. Sarà una partita da tripla»”.