L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sulle parole del ds del Bari Ciro Polito.
Sicuro, determinato, convincente. Ciro Polito non ha lasciato zone d’ombra sul suo primo mercato biancorosso. Se il nuovo Bari avesse il carattere del suo d.s., sarebbe sulla buona strada per la B. «Volevo cambiare molto, pur sapendo di andare incontro a difficoltà – confida il direttore del Bari -. Avevamo tanti uomini con contratti pluriennali. Con la forza delle idee chiare e la credibilità acquisita negli anni, sono riuscito a fare quasi tutto. Ecco, mi sarebbe piaciuto prendere qualche giovane in più, il mio ideale è formare un mix tra esperienza e freschezza. A conti fatti, tuttavia, penso che sia partito un bel segnale alla piazza».
Passione Definisce il giovane Alessandro Mallamo, prelevato dall’Atalanta, un «tuttocampista». «Un ragazzo che fa simpatia a guardarlo – rileva Polito -, uno di quelli che vorrebbe avere ogni allenatore, per la sua duttilità e umiltà». Poi allarga il giro agli altri nuovi arrivati (in tutto ha operato 13 acquisti e 17 cessioni): «Nessuno dei nuovi ha fatto questione di soldi, o di lunghi contratti. Un esempio? Davide Di Gennaro aveva tante chance, ma ha voluto solo il Bari. Perché ha passione, si vuole divertire, raggiungere un altro obiettivo importante in una piazza che conta. Vero è che mi ha aspettato fino all’ultimo giorno di mercato. Gigliotti aveva altre esigenze, ma alla resa dei conti è qui con noi. Avevo intenzione di ingaggiare Pinna, il Cagliari non ha voluto. E comunque ho sempre avuto il pensiero a Pucino, che ha fatto bene ad Ascoli con me. Ricci? È capitato un colpo di fortuna, nelle ultime ore di mercato».