Il Bari si prepara per la partita contro il Cosenza, sfida cruciale da vincere per allontanare i fantasmi retrocessione. Durante Tb Sport su RadioBari, è intervenuto l’attaccante del Bari, Giuseppe Sibilli, facendo il punto della situazione.
«Il Pisa è una squadra strana, alterna grande partite a debacle. Quando giochi contro queste squadre ti aspetti che giocano forte, ma nel secondo tempo li abbiamo messi sotto. Si vedeva che eravamo più cattivi in campo, che volevamo portare a casa il bottino pieno e ce lo meritavamo. Il loro modulo ci ha messo in difficoltà, ma dal venticinquesimo abbiamo creato tante occasioni da gol a differenza loro. Rivedendola ci dà tanta fiducia. Iachini? Quando è arrivato ero molto fiducioso, sia per la sua carriera che per il suo carattere. Pensavo che ci poteva dare tanto. I risultati negativi ci hanno fatto vivere la cosa in maniera diversa, per questo non siamo riusciti a dargli una mano. Io mi sento responsabile, sebbene abbia fatto 10 gol, soprattutto se penso che abbiamo cambiato quattro allenatori. Vuol dire che qualcosa non ha funzionato. Il rigore con la Samp? Mi ha tolto molto, sono stato male la settimana dopo. Purtroppo non si può tornare indietro. Adesso mancano 4 partite, sono convinto che posso dare il mio contributo e segnare. So che posso creare sempre qualcosa quando ho la palla tra i piedi. Sicuramente non sono contento di quello che sto facendo nelle ultime partite. Vorrei fare altri 4 gol, 4 partite sono tante. Ruolo? Sono sicuro di non essere una mezzala. Mi sono adattato tanto, ma io sono un trequartista, non un esterno o un centrocampista».
«Cosenza? Avevamo visto la loro partita con la Reggiana, non ci aspettavamo un risultato così. Sarà una finale, abbiamo necessità di vincere e dare continuità al secondo tempo di sabato. Mi aspetto una squadra che giochi senza paura. Il rigore a Puscas? Ci siamo parlati, tra noi c’è massimo rispetto e non litighiamo per queste cose. Conosco il portiere del Pisa e lui conosce me, per cui era giusto tirasse lui. Si è preso questa responsabilità, non da tutti, ed è stato bravo. Il suo infortunio? Dal campo nessuno se ne era accorto. A freddo evidentemente ha sentito dolore. Sul momento? Sono venuto per altri obiettivi, ora ci troviamo in una situazione difficile. Io resto molto positivo. Ci salveremo e il prossimo anno lotteremo per quello che si merita questa piazza. Non è facile, ma in un modo o nell’altro ci dobbiamo riuscire. Giocare a Bari è il massimo per la mia carriera. Dopo quest’anno ognuno di noi dovrà crescere. La salvezza adesso vale la Serie A. In una eventuale C resterei sicuramente, però prima mi devono riscattare (ride, ndr)».