Bari, Magalini: «Questo deve essere un anno di transizione. I risultati arriveranno»
L’attuale direttore sportivo del Bari, Giovanni Magalini, ha parlato ai microfoni de La Gazzetta di Mantova:
«Mantova? Il mio cuore è biancorosso – dice il ds mantovano –, e anche qui in Puglia sanno che sopra c’è scritto Mantova. L’anno scorso a Catanzaro avevamo praticamente messo su un Mantova club. Abbiamo fatto vedere calcio a tutta Italia (dice usando il noi come fosse ancora dirigente Acm, ndr), è stato bellissimo. Soprattutto perché ho sempre seguito le vicende biancorosse e per tanti anni non c’è stato molto per cui gioire.
Su Bari–Mantova? Da un lato ci sono l’emozione e le ragioni di cuore, dall’altro c’è l’assoluta necessità del Bari di fare un risultato positivo dopo una partenza non esaltante. Sarà una partita molto più delicata per noi che per il Mantova, questo è sicuro.
Piazza barese? Bari è una piazza che negli ultimi anni ha vissuto alti e bassi incredibili. Due anni fa ha sfiorato la A, l’anno scorso si è salvata per un pelo. Questo deve essere un anno di transizione, in cui innanzitutto non soffrire troppo. Il che però non vuol dire limitare le ambizioni. Non siamo partiti bene, ma abbiamo sistemato la squadra nella fase finale del mercato e sono convinto che i risultati arriveranno.
Sul Mantova? Contro la Salernitana ero al Martelli e ho visto una gran bella squadra trascinata da un entusiasmo incredibile. Mi sembrava di essere tornato ai nostri tempi, quando da debuttanti in B stupimmo tutti. Io credo che il Mantova debba continuare così, sulla sua strada, senza porsi dei limiti, perché potrebbe anche ripercorrere le orme della squadra di vent’anni fa. Finora, nonostante sia zeppo di debuttanti, ha dimostrato di poterci stare alla grande e soprattutto ha mostrato un’identità ben definita e vincente».