L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sul Bari e la vittoria contro la Vibonese.
Copione rispettato. Il Bari ha mantenuto le distanze dagli inseguitori, regolando la Vibonese. Ma nessuno (compresi gli ultras riapparsi in curva nord) è stato illuso dal risultato, pur largo. La squadra di Mignani sembra aver smarrito smalto, ritmo e rabbia dei giorni migliori. E’ parso involuto il Bari, fin troppo lezioso per poter chiudere presto i conti con l’ultima in classifica. Tant’è che il gol della tranquillità, ossia il rigore (mani di Vergara) di Antenucci, è arrivato soltanto a tempo scaduto.
Il compito della capolista è stato agevole solo sulla carta. Il primo tempo del Bari è stato da dimenticare, un inno al «vorrei ma non posso». Poche idee, ritmo blando, scarse occasioni. La Vibonese si è difesa con ordine e non è mai andata in affanno. Peraltro con gli esterni difensivi del Bari troppo bassi, la manovra non ha mai avuto respiro. Fin tanto che Antenucci non ha deciso di salire in cattedra. Minuto 29. L’esperto bomber in ripartenza ha percorso 40 metri, illuminando la scena sulla destra per Botta: controllo di esterno sinistro e scavetto con lo stesso piede del fantasista argentino che ha beffato Mengoni. La reazione della Vibonese è tutta in una fucilata di Basso dalla distanza, respinta da Frattali. C’era da attendersi più brio dopo l’intervallo da parte del Bari.
Macchè! Più di qualcosa non ha convinto sul piano della costruzione della manovra. Solo quando si sono mossi Botta e, ancor più, Antenucci è successo qualcosa di importante. E così, dopo un tentativo di Cheddira (volenteroso, ma un tantino confusionario), è stato lo stesso Antenucci a impegnare Mengoni con un’inzuccata su assist di Di Gennaro (non ancora al top). Quindi Risaliti si è immolato su Maita e Celiento ha spedito a lato di testa, su azione d’angolo. Schizzi, niente altro. La scarsa convinzione del Bari ha quasi spinto la Vibonese a crederci. A metà ripresa ci è voluto il miglior Frattali per salvare su Golfo. La paura non ha allertato il Bari. E sotto misura Ngom, appena subentrato a Mahrous, a pochi minuti dal termine ha acciuffato il pari dopo tocco di Sorrentino, ma era in fuorigioco, legittime le proteste. In pieno recupero però il sipario è calato sul rigore, trasformato con una botta secca di Antenucci, causato da un evidente mani di Vergara.