Il presidente del Bari Luigi De Laurentiis è stato intervistato da “Il Corriere dello Sport” parlando di tanti temi, dalla gara contro il Palermo fino alla questione delle multiproprietà.
Ecco le sue parole:
«Diamo uno schiaffo alla Serie A, domenica voglio oltre 30mila persone allo stadio. Serie A è reale obiettivo? Certo, ma è uno scenario che non riesco a vedere nell’immediato. Multiproprietà? Aspettiamo esito ricorso. Sarebbe un dispiacere lasciare Bari. Emiliano e Decaro hanno ripulito Bari come Rudolf Giuliani con New York. Il primo anno di C abbiamo perso la finale playoff, è stato durissimo. Il secondo anno difficilissimo, con il cambio allenatore, ho mandato a casa il ds. Tante delusioni sportive e dal punto di vista emotivo molto difficile. Quest’anno c’era un’intensità e la paura di perdere la prima posizione. Non è stato facile, ci siamo scontrati contro retante difficoltà. Prossimo anno in B? Ci daremo una data a breve. Il nostro ds Polito sta già cominciando a capire dove andare. Avremo bisogno di giovani e di potenziamenti. La squadra ha già di base giocatori di Serie B che quindi potranno esprimere potenzialità diverse in un campionato che conoscono. Come sarà composta la rosa? Sarà un insieme di prestiti e giocatori di proprietà. Dobbiamo guardare al nostro budget. Avremo un budget più importante da Serie B. Stranieri? Dipende dalle opportunità. Multiproprietà? Abbiamo un ricorso in atto. Siamo in attesa di un risultato. Ci hanno permesso di iscriverci per 4 campionati di fila e poi hanno cambiato le regole che rendono difficile la cessione di un club. L’obiettivo è avere più tempo nella gestione finché non troveremo qualcuno a cui cedere. Spero si risolva il conflitto di mio padre con Gravina. Sono due persone intelligenti. Mi auguro possano ragionare al meglio. Capitolo possibile vendita: Bari o Napoli? È difficile. Oggi arrivano molte offerte per il calcio italiano, basti pensare a cosa è successo al Milan pochi giorni fa. E sono contento per il calcio italiano che è capace di attrarre il mondo arabo e americano. Cosa accadrà in caso di A? Se il campionato si mette bene dovrò essere bravo a trovare chi porta il Bari in A. Ci penseremo quando si porrà il problema. Lasciare Bari? Non mi staccherei molto volentieri dal Bari. Sarebbe un dispiacere lasciare. Siamo stati accolti alla stragrande. Ho trovato tante amicizie nelle istituzioni e nell’imprenditoria. Ora che abbiamo cinto la C ho visto una città esplodere, con 10mila persone a festeggiare in centro che non avevo mai visto prima. Città delusa molte volte. Cosa mi chiedono i baresi? Presidente adesso portaci in A. Quando siamo arrivati allo stadio dopo Latina alle 2 di notte c’erano 2500 tifosi. Abbiamo cantato e ballato. Mi hanno chiesto subito la Serie A. Io ho risposto “godiamocela”, godiamoci la B. Non sono venditore di fumo. Voglio mantenere le promesse passo dopo passo»
«Bari-Palermo? Al momento abbiamo venduto più di 6mila biglietti. Spero di superare le 30mila presenze. È un motivo di orgoglio. Contro l’Andria 24300 spettatori, ottavo affluenza d’Italia. Ci sarà una bella festa, tanta musica, auto d’epoca. Una band di percussionisti a fine primo tempo. Fuochi».