Bari, ag. Kallon: «Iachini ha fatto un harakiri incredibile. Ci sono stati problemi, non solo con lui»
L’agente Paolo Bordonaro parla così ai microfoni di Tuttobari.com rispondendo alle domande sul futuro di Yayah Kallon, attaccante arrivato dall’Hellas Verona in prestito secco a gennaio che è poi finito ai margini del club, soprattutto dopo l’arrivo di Iachini.
«In questo momento il Bari deve pensare a capire come strutturarsi e come riorganizzarsi per evitare che la prossima stagione sia come questa. Per quello che mi riguarda posso dire che ho avuto ottime sensazioni dal direttore Polito. Tutti i giocatori lo apprezzano e stimano molto. Se posso dare un consiglio è quello di continuare assolutamente con lui. Per quanto riguarda il resto, aspettiamo e vediamo cosa succede. A Bari Yayah è stato benissimo. Forse è la città in cui ha avuto il miglior feeling, vedremo. Poteva andare meglio. È iniziata molto bene con Marino che valorizzava le sue caratteristiche, poi è arrivato Iachini che, pur avendo una squadra per giocare con gli esterni alti, giocava in un’altra maniera e non se ne capisce il motivo. Iachini ha fatto un harakiri incredibile. Un allenatore deve essere capace di capire i giocatori che ha a disposizione; invece, lui ha iniziato eliminando subito gli esterni. – prosegue Bordonaro – Questa situazione ha penalizzato molto Yayah, che è stato messo ai margini improvvisamente dall’allenatore. Forse ci sono stati anche alcuni problemi, non solo con lui, e tutto questo ha fatto degenerare la situazione. Poi c’è stato l’infortunio e dopo non era facile reinserirsi, vista anche la situazione difficile della squadra. Non siamo riusciti a incedere come volevamo. È stato un capolavoro, nel senso che il Bari ha rischiato molto seriamente di retrocedere ed era molto difficile recuperare la situazione dopo che durante la gestione Iachini era diventata davvero disastrosa. C’è stata un’azione comune tra presidente e direttore, che è stato bravissimo, cercando di dare sempre una comunicazione positiva ai ragazzi, anche nei momenti più difficili, e questo è stato fondamentale».