«È un motivo d’orgoglio giocare con la squadra della mia città. La passione per il calcio è nata grazie a mio padre, che è stato calciatore e mi portava con lui ai tornei amatoriali. Ho fatto il primo allenamento a tre anni con la Gigi Riva. Nainggolan? Ci assomigliamo perché in campo diamo sempre il cento per cento. Spero di fare la sua carriera, ma ho ancora tanto da imparare per raggiungere quei livelli. Difficile essere profeta in patria? Accetto i giudizi negativi, diventano uno stimolo. Nella mia crescita Rastelli ha molti meriti. Mi ha dato fiducia e fatto giocare in diversi ruoli, il resto è stata una conseguenza. È una persona che pretende molto, ma ti dà tantissimo. Esordio? A fine gara le bandiere del Cagliari, Conti, Cossu e Pisano mi hanno sballottato da una parte all’altra. Per me è stato il massimo ricevere i complimenti dai miei idoli. Nazionale? Ricordo l’esordio con l’Under 15 in Belgio, il cuore batteva a mille. Il mio obiettivo è la Nazionale maggiore». Queste le parole rilasciate dal calciatore del Cagliari Nicolò Barella ai microfoni de “La Nuova Sardegna”.