Altra presentazione oggi in casa Palermo, oggi è stato il turno di Norbert Balogh, attaccante ungherese classe ’96 arrivato dal Debrecen. Intervenuto in conferenza stampa quest’oggi, il neo-rosanero tra i tanti argomenti ha parlato del suo primo impatto in città e con i compagni, ma non solo. Ecco le sue parole come raccolte dalla redazione di Ilovepalermocalcio.com:
PALERMO: «Sono molto giovane ma devo imparare ancora molto e il Palermo è la squadra giusta. I ragazzi mi hanno accettato bene e sono contento. So che ho ancora molto da imparare da questo club, ma ho già ottenuto buoni risultati anche in Europa con il Debrecen. Poi dipenderà anche dal minutaggio che mi darà il mister».
AMBIENTAMENTO: «Quando ero in Ungheria passavo il tempo libero con famiglia e amici, adesso devo ambientarmi e spero che mi riesca ad ambientare al più presto. Sono stato accettato dalla squadra e già mi sento a casa. Devo conoscere ancora l’allenatore e molti dei miei compagni, sono appena arrivato e spero di poterlo fare nel minor tempo possibile. Mi rende felice poter giocare e ottenere buoni risultati, quando entro in campo divento sicuro di me stesso. Mia madre mi ha detto che se avrò cinque minuti di partita, dovrò sfruttarli al massimo. Per quanto riguarda la città dico che mi piace molto dove vi è una cultura completamente diversa».
EUROPEO: Per il momento mi interessa dare il meglio per questa squadra, questo è il primo obiettivo. Sicuramente se andrà tutto nel verso giusto sono sicuro di poter avere una possibilità di andare in Francia con la mia Nazionale».
GILARDINO: «Ho iniziato a giocare da piccolissimo per le strade. In questa squadra ho conosciuto Gilardino e magari fossero tutti come lui. Da Alberto vorrei imparare soprattutto a migliorare i miei colpi di testa, perché nonostante la mia altezza non sono granché».
ZAMPARINI: «Vorrei ringraziare il presidente Zamparini che ha realizzato il mio sogno di giocare in una squadra del genere. Sono orgoglioso di me stesso per essere arrivato a questo punto, posso solo dire grazie alla mia famiglia. Sono fiero di far parte di questa squadra in cui si sono formati giocatori come Cavani. Sono giovane e ho voglia di imparare, quando mi è arrivata la proposta dal Palermo non ci ho pensato due volte. Sono stato accettato dalla squadra e, nonostante non parliamo la stessa lingua, mi sento in famiglia».
PARAGONE CON CAVANI: « E’ stato motivante essere accostati a un giocatore così forte, ma io sono io e non mi paragono a nessuno. Potrei dire qualsiasi nome da Neymar a Gilardino, ma come detto prima non voglio essere paragonato a nessuno perché ognuno ha un suo stile di gioco».
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