Ennesimo colpo di scena in casa Palermo. Anzi, ennesima panchina per Alberto Gilardino. Neanche questa volta, contro l’Atalanta, il capocannoniere della compagine rosanero è riuscito a conquistare la fiducia di Davide Ballardini. Quella tra l’attaccante biellese ed il tecnico ravennate, a dir la verità, ha tutta l’aria di una storia d’amore mai nata.
Andando indietro nel tempo, infatti, sono numerose le esclusioni del centravanti ex Campione del Mondo dall’undici titolare dell’attuale mister del Palermo. La prima “bocciatura” risale al match di andata contro il Frosinone, quando Ballardini ha concesso soltanto il secondo tempo al bomber ex Milan. Si ricorda poi lo scontro andato in scena, sempre al “Renzo Barbera”, contro la Fiorentina. Ovvero quello perso dai siciliani per 3-1, con gol della bandiera proprio di Gilardino, entrato stavolta al 16’ del secondo tempo al posto di Hiljemark.
A queste due partite si aggiunge quella persa malamente dal Palermo in Tim Cup contro l’Alessandria. Quella volta il centravanti ha rilevato al 51’ il posto di Rigoni, rispondendo alla scelta del proprio tecnico con la rete del 2-3 finale. Ma non è finita qui. A tutte queste esclusioni, infatti, si aggiunge quella di domenica scorsa contro la Juventus. Allo “Juventus Stadium” Gilardino ha visto soltanto la panchina, nonostante l’evidente carenza in attacco della squadra rosanero in casa dei Campioni d’Italia in carica.
Mister Ballardini avrà sicuramente le sue ragioni, ma sorge spontaneo chiedersi come mai, in momento così nero per il club di viale del Fante (il Palermo non va in gol da ben 242’, l’ultima marcatura, neanche a dirlo, è di Gilardino), un uomo di esperienza come l’attaccante biellese venga lasciato in panchina. Ricordiamo che Gilardino è il capocannoniere del Palermo, con otto reti all’attivo.