Ballardini: «Da Palermo nessuna chiamata, ma col City Group mi troverei bene»

Ballardini/ fonte Lapresse- ilovepalermocalcio.com
Palermo, città che ama profondamente, è rimasta nel cuore di Davide Ballardini, anche se – almeno ufficialmente – non è mai stato contattato dal club di viale del Fante nei giorni caldi seguiti alla sconfitta con la Cremonese, quando Alessio Dionisi sembrava a un passo dall’esonero. Eppure, il suo nome, legato alla storia recente del Palermo, è tornato a circolare con insistenza.
«Fermiamoci alla non chiamata, il resto potrebbe essere mal interpretato», taglia corto Ballardini ai microfoni di PalermoToday, preferendo non alimentare voci infondate. Ma nel prosieguo dell’intervista, il tecnico ravennate si racconta con sincerità, tra presente, passato e futuro.
Smentisce categoricamente, ad esempio, la sua presunta presenza sulla panchina della Caesar Fc nella Kings League Italia, come riportato erroneamente su Wikipedia:
«Rispondo citando vagamente Umberto Eco: una volta il matto del paese diceva una cosa al bar e rimaneva lì, adesso i cretini mettono una cosa in rete e questa diventa una verità. Io non so nemmeno cosa sia, nemmeno che esista».
Nemmeno sul fronte mercato Ballardini è rimasto fermo:
«Anche qui c’è un’inesattezza: Claudio Peverani non è il mio agente, ma un amico. È vero, però, che ho parlato con due club, in un caso la trattativa non si è concretizzata perché non ero convinto, nell’altro perché la società ha fatto altre scelte».
Il Palermo, conferma lui stesso, non è tra queste. Ma con la città il legame è sempre fortissimo.
«Non diciamo che ci vivrei, ma farei sicuramente la spola con la Romagna. Ho diversi amici e tanti luoghi del cuore: i mercati del Capo e della Vucciria, via Libertà, Mondello, Sferracavallo. Ma anche Monreale, sopra al Tenente Onorato dove ci allenavamo. E poi adesso sono rimasto stupito dal Molo Trapezoidale. Palermo è una città meravigliosa che col tempo si fa sempre più bella».
Ballardini ha vissuto due esperienze alla guida del Palermo, tra il 2008 e il 2009 e poi tra il 2015 e il 2016, sotto la gestione di Maurizio Zamparini. Oggi il club è cambiato radicalmente, affidato alla visione a lungo termine del City Football Group. Una realtà che l’ex tecnico rosanero guarda con favore:
«Palermo oggi ha una proprietà molto forte e ambiziosa che porterà la squadra – non so se quest’anno, ma prima o poi – a giocare in Serie A. È una società che si avvale di competenze italiane nei ruoli chiave. Io penso che finora abbia fatto bene: se prendi un allenatore, cerchi di aiutarlo e sostenerlo fino alla fine. Personalmente, mi troverei molto bene con una realtà del genere».
Ballardini chiude così, con la discrezione che lo ha sempre contraddistinto, senza escludere nulla ma senza forzare aperture. Il legame con Palermo, però, quello resta intatto.