Baldini: «Palermo, vai in B. Non sono scaramantico»

L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sulle parole di Silvio Baldini rilasciate in conferenza stampa ieri.

Quanti incroci stasera a Chiavari! Baldini che ritrova l’Entella (allora allenata da Boscaglia, tuttora sotto contratto con il Palermo), da cui perse all’ultima giornata 2019 scivolando con la Carrarese in una posizione meno favorevole per i play off mentre i liguri festeggiavano la B; sulla panchina avversaria il tecnico rosanero scopre Gennaro Volpe che fu suo giocatore nell’Empoli; il super cannoniere Brunori si confronta con la sua ex dello scorso anno, con cui però retrocesse dalla B segnando solo 3 gol in campionato. E se parliamo di gol, aspettatevi fuochi d’artificio e due squadre certamente votate all’offensiva: l’Entella sfrutta la conoscenza del suo terreno, stretto e sintetico, e ha vinto 8 delle ultime 9 gare casalinghe; il Palermo da trasferta è reduce da 3 imprese consecutive (Monopoli, Bari e Trieste) e nelle ultime sei gare esterne ha segnato sempre 2 reti.

Le cose che conosco . Mille motivi, un solo obiettivo: entrare nella final four e sentirsi sempre più vicini all’impresa. Baldini ha scelto la linea motivazionale per spingere i suoi, lo slogan è “idee collegate a emozioni”, cioè concetti calcistici approfonditi ma non fini a se stessi bensì corroborati da una partecipazione collettiva, squadra e città assieme, che in ambienti come Palermo possono dare una marcia in più. Per esempio, stasera sugli spalti dello stadio dell’Entella ci saranno almeno 1.000 supporter rosanero, più di quelli che spesso arrivano per i padroni di casa. Ma l’aspetto tattico ovviamente non può essere dimenticato, a maggior ragione dopo una prova in chiaroscuro come quella con la Triestina: «Siamo stati in difficoltà – commenta Baldini – ma io preferisco sempre fare le cose che conosco in base alla mia esperienza». Un modo per dire che il modulo non cambia. «Nel finale, il momento più difficile in cui poteva subentrare la paura, abbiamo saputo fare le cose più importanti: la squadra è rimasta corta e compatta. L’apporto dei tifosi? Il calcio è passione, più gente avremo dalla nostra parte e più daremo il meglio».

 

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Redazione Ilovepalermocalcio