L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sulle scelte di mister Baldini in vista della prima sfida dei playoff.
Ieri pomeriggio, una visita al santuario di santa Rosalia voluta da Silvio Baldini. Questa mattina, uno sguardo interessato al sorteggio delle 11 per conoscere il nome dell’avversario da sfidare domenica prossima nel primo turno nazionale dei play-off. Nella corsa alla serie B con 13 squadre coinvolte, il Palermo debutta in trasferta (ritorno al “Barbera” giorno 12) ma, a prescindere da chi incontrerà, il tecnico ha già chiara in testa la formazione da mandare in campo. Se i primi tre mesi dal suo insediamento sono stati segnati dalla sperimentazione, con una continua rotazione dell’undici titolare, gli ultimi due sono stati caratterizzati dalla continuità. Dalla quintultima giornata di campionato, infatti, Baldini ha puntato su un blocco di uomini per il suo 4-2-3-1 e i risultati positivi sono evidenziati dai quattro successi consecutivi che hanno consentito ai rosanero di presentarsi agli spareggi da la migliore terza.
L’ultima formazione sperimentale è stata schierata nel 2-2 di Pagani, in cui erano presenti Buttaro e Somma in difesa, Damiani a centrocampo e Soleri esterno. Dalla sfida con il Taranto, al posto di questi elementi sono stati scelti rispettivamente Accardi, Lancini, Dall’Oglio e Floriano, che hanno completato l’undici composto da Pelagotti tra i pali, Marconi e Giron nella retroguardia, De Rose in mediana, Valente e Luperini sulla trequarti alle spalle di Brunori. Gli unici cambiamenti sono stati dovuti a infortuni e squalifiche (come nell’ultima giornata a Bari) e per domenica è questo l’undici base. Nei quindici giorni di pausa, tra l’altro, Baldini ha recuperato tutti i giocatori, disponendo dell’organico completo in vista di quello che, qualora si dovesse arrivare in finale, può essere considerato come un mini-torneo di otto gare che richiedono il massimo sforzo fisico e mentale. Il Palermo ha anche evitato le possibili squalifiche dei diffidati: Luperini e Giron le hanno scontate a Bari e rientrano domenica, mentre Brunori, Valente, Soleri e Accardi non hanno preso il cartellino giallo in Puglia e le loro diffide sono state cancellate per l’inizio dei play-off.
È stato lungo il percorso con il quale l’allenatore ha delineato lo schieramento pronto a scendere in campo domenica. La scelta definiti[1] va di Pelagotti è arrivata dopo un dualismo con Massolo, anche perché il secondo portiere ha sempre ben figurato ma, alla fine, Baldiniha deciso e il recupero dall’intervento chirurgico di Pelagotti termina proprio in tempo per i playoff. C’è stato un ballottaggio simile anche in difesa tra Crivello e Giron, in cui il secondo ha prevalso per maggiore brillantezza; a destra, Accardi ha conquistato la fiducia gara dopo gara ed è diventato inamovibile; al centro c’è stata un’alternanza fra più coppie ma il tecnico ha infine reputato più solida quella formata da Lancini e Marconi.
Più decise, invece, le scelte dal centrocampo in su. In mediana, De Rose ha sempre giocato ma è stato più complesso scegliere il suo partner: alla fine Dall’Oglio è stato preferito a Damiani, che l’allenatore aveva richiesto dopo averlo allenato a Carrara. È andata diversamente con l’altro pupillo del tecnico, Valente, su cui Baldini ha puntato subito, schierandolo nuovamente da esterno alto di destra. Il numero 30 ha risposto con reti e assist. Stesso discorso per Luperini, avanzato sulla trequarti: seppur con numeri inferiori rispetto a Valente, prima dell’arrivo di Baldini non aveva mai segnato ma con lui è riuscito a sbloccarsi. La fascia sinistra è stata invece quella più in discussione, anche se Baldini ha sempre mostrato una preferenza per Floriano, fino a scegliere definitivamente l’ex Bari da quel lato. In avanti ci sarà ovviamente Brunori, capocannoniere del campionato con 25 centri, che non intende fermarsi. Questi giocatori hanno reso i rosanero il migliore attacco del girone. Il Palermo va in gol da 16 gare di fila e domenica può proseguire la striscia, raggiungendo un bel record.