Baldini ha ancora un conto in sospeso. Con i rosa cerca il bis vent’anni dopo
L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sul conto in sospeso per Baldini.
Il decano della Serie B vuole riprovarci, a vent’anni dall’ultima volta. Correva l’anno 2002 quando l’Empoli di Silvio Baldini si riprendeva la scena ottenendo la promozione in massima serie ed è il 2022 l’anno in cui il tecnico toscano ritrova la cadetteria, dopo undici anni di esilio. Un po’ volontario, un po’ forzato, perché il sistema calcio ha «respinto» la sua personalità e la strada per la risalita se l’è dovuta spianare con le proprie mani. A Palermo, lì dove sperava di far svoltare definitivamente la propria carriera, iniziando invece un lungo percorso fatto di difficoltà e di intoppi. Un percorso che però lo ha portato a chiudere un cerchio, tanto da presentarsi ai nastri di partenza della nuova Serie B con un carico di esperienza maggiore rispetto a tutti i prossimi avversari.
Certo, non è l’allenatore con più panchine in questa categoria, perché quello stop dal 2011 al 2017 ha inevitabilmente inciso, ma quando il più esperto dei concorrenti faceva il proprio esordio in B, Baldini aveva già una promozione in bacheca. È nella stretta cerchia di tecnici vincenti, la guida dei rosanero. Sono solamente cinque, tra quelli certi di un posto in panchina nel prossimo campionato, a poter vantare una promozione in Serie A nel corso della carriera. Sei, se la Reggina dovesse confermare ufficialmente la permanenza di Stellone alla guida degli amaranto, altro allenatore transitato dal «Barbera» senza grossa fortuna (era lui ad allenare il Palermo nella beffarda finale playoff del 2018 a Frosinone). Proprio in terra ciociara, però, l’allenatore dei calabresi ha conquistato una storica promozione, che lo inserisce in un gruppo con Baldini in prima fila, almeno per quanto riguarda l’esperienza. Ne ha ben più di Tesser e Castori, a dispetto dell’età (coetaneo il primo, quattro anni più anziano il secondo), dato che i due sono arrivati in Serie B quando il tecnico dei rosa era già approdato in A.
Il primo, tra i cadetti, esordì alla guida della Triestina proprio nell’anno in cui il Palermo, contro i giuliani, festeggiò il ritorno in massima serie, con Baldini esonerato da qualche mese. Il secondo, invece, trova la B a Cesena soltanto nel 2004. I numeri magari non saranno tutti a favore di Baldini, che in questa categoria ha preso parte «solo» a 251 partite più 2 di play-off. Decisamente meno delle 493 di Castori (con 7 gare di play-off) o delle 374 (più 8 tra play-off e play-out) di Tesser, ma anche delle 259 complessive di Maran, neo tecnico del Pisa. Solo che, a differenza loro, l’allenatore rosanero ha dovuto fare i conti con un esilio non del tutto voluto, terminato decidendo di allenare gratis a Carrara in Serie C, fino alla chiamata del destino. Quella del Palermo, che ha riportato in Serie B e che ora, in Serie B, vuole condurre verso nuovi traguardi. Quelli che Baldini conosce bene. D’altronde, in questa categoria ha iniziato ad allenare dal 1997 (Caserta e Grosso in quell’anno non avevano ancora esordito da calciatori professionisti…) e vent’anni fa è riuscito a festeggiare una promozione.