L’edizione odierna de “La Repubblica” riporta un’intervista all’ex rosanero Silvio Baldini.
Ecco qualche estratto in merito all’addio al Palermo:
Il mondo di Silvio Baldini, l’allenatore del destino e di un calcio diverso. A luglio, dopo il miracolo, lascia il Palermo. Ad ottobre molla anche la panchina del Perugia, una toccata e fuga di quindici giorni e tre sconfitte, l’ipotesi di un clamoroso ritorno da avversario al “Barbera” svanita nel nulla. Possibile che hanno sempre torto gli altri? «Non lo so, anch’io forse avrò le mie colpe. La vita è una sola e la cosa più importante è come si passa. Guardate quanti miti non ci sono più: Vialli, Mihajlovic, Pelè, Sconcerti… Voglio essere appagato di quello che faccio. Meno soldi e più tempo da godermi».
Per questo si è dimesso dopo la promozione? «A una persona che ha aiutato il Palermo a ritrovare la B toccava un bonus. Invece non ero più al centro del progetto. Parlando avremmo trovato il sistema per migliorare l’organico. Invece ho abbandonato la storia più bella creata in carriera».