La questione delle seconde squadre nei campionati italiani di calcio è stata fonte di dibattito e controversia negli ultimi anni. La recente decisione del Consiglio della FIGC di ammettere il Milan Under 23 alla Serie C ha riacceso la discussione, in particolare con la Lega Serie B che ha espresso una forte opposizione.
La Lega Serie B, attraverso una lettera inviata alla FIGC, ha sottolineato la sua contrarietà all’inclusione delle seconde squadre, citando una “gravissima violazione statutaria” introdotta con la norma che permette la partecipazione di queste squadre. Il presidente della Lega Serie B, Mauro Balata, ha evidenziato come questa situazione possa compromettere l’integrità del merito sportivo e l’equa competizione, dato che le seconde squadre non possono essere promosse in Serie B.
I tifosi del Milan, tuttavia, hanno espresso frustrazione e sorpresa per il tempismo della contestazione di Balata, notando che obiezioni simili non sono state sollevate con altrettanto vigore in passato, quando altre squadre come Juventus e Atalanta hanno avuto le loro seconde squadre iscritte in Serie C. In risposta, Balata ha chiarito su X (ex Twitter) che la Lega ha contestato la regola sin dal suo introdursi nel 2018 e ha continuato a farlo negli anni successivi, sostenendo che la sua posizione non è influenzata dalla situazione specifica del Milan.
Una posizione smentita dai fatti, come ha voluto ribadire lo stesso Balata rispondendo alle critiche di un tifoso: «Veramente già nel 2018 impugnammo la delibera istitutiva. Si informi meglio. Per violazione dello statuto FIGC. E abbiamo costantemente contestato anno per anno questa ed altre violazioni. Il Milan non c’entra nulla», la risposta pubblicata dal profilo ufficiale del numero uno della Lega Serie B.
Milan U23 iscritto in C. La Lega Serie B ribadisce: “Contrari alle seconde squadre”